Diritti
La “giovane” guerra ai mendicanti
Nella città di Firenze, il sindaco Matteo Renzi, uno dei giovani del Pd che rivendicano un rinnovamento generazionale nel partito e reclamano spazio e ruoli dirigenti, sta conducendo una nuova battaglia sul fronte – che ci pare di avere già…
Nella città di Firenze, il sindaco Matteo Renzi, uno dei giovani del Pd che rivendicano un rinnovamento generazionale nel partito e reclamano spazio e ruoli dirigenti, sta conducendo una nuova battaglia sul fronte – che ci pare di avere già sentito – del degrado e della sicurezza. Come si legge sulle cronache fiorentine dell’Unità, la città sta vivendo una emergenza mendicanti, nientemeno. Sono tanti, sono troppi, disturbano. La crisi li sta moltiplicando, e il bel tempo richiama i turisti e quindi occorre ripulire un po’ il centro città. Questa, grosso modo, è la visione politica della "sinistra" che governa la città.
Il sindaco si appresta quindi a ribadire e prolungare l’ordinanza già emanata a novembre, in modo che i vigili possano allontanare e multare tutti quei personaggi – questuanti, suonatori definiti abusivi e così via – che turbano la vita dei cittadini perbene. Il giovane Renzi dunque ripete e allarga, lanciando contestualmente una campagna contro "chi sporca" (torna ancora il tema della pulizia, che è anche metafisico), più o meno come fecero a suo tempo i vecchi Domenici e Cioni (sindaco e assessore fino all’anno scorso). Non mancano, ovviamente, in questi stessi giorni, gli sgomberi di piccoli nuclei di famiglie rom dalle zone più centrali della città.
Ecco dunque il rinnovamento portato dalle nuove leve "democratiche": guerra ai poveri, interventi ispirati da un’idea estetizzante e mercificata di decoro (si fa tutto per favorire il turismo). La città dei ricchi non tollera né poveri, né alterazioni all’immagine stereotipata di una città sempre più insipida e incattivita. Se questo è il nuovo… Diciamo la verità: la retorica giovanilista è insopportabile.