Diritti
Cittadella capitale (im)morale
Il Comune di Cittadella (provincia di Padova) ha avuto un ruolo importante nelle cosiddette politiche per la sicurezza seguite in Italia nell’ultimo biennio. Il sindaco Bitonci, oggi anche parlamentare, un paio d’anni fa redasse un’ordinanza che condizionava l’iscrizione anagrafica al…
Il Comune di Cittadella (provincia di Padova) ha avuto un ruolo importante nelle cosiddette politiche per la sicurezza seguite in Italia nell’ultimo biennio. Il sindaco Bitonci, oggi anche parlamentare, un paio d’anni fa redasse un’ordinanza che condizionava l’iscrizione anagrafica al possesso di alcuni requisiti, pensati per rendere la vita impossibile agli immigrati poveri. Si ponevano cioè una serie di condizioni di reddito e di dimensione e qualità dell’alloggio: criteri inesistenti per gli autoctoni.
L’idea ebbe grande seguito in molte amministrazioni del Nord ed è stata sostanzialmente assorbita nel pacchetto sicurezza del governo Berlusconi; il sindaco, nel frattempo, si è guadagnato un seggio alla Camera (Bitonci è leghista). Ora Cittadella si distingue per lo zelo con il quale combatte contro chi richiede e anche chi concede l’elemosina. Siamo ai confini col grottesco, ma c’è ben poco da ridere, perché questi comporamenti, oltre a colpire in maniera ingiusta alcune persone, contribuiscono non poco a creare quella cultura dell’egoismo e dell’astio (per chi non raggiunge certi livelli di reddito e non segue un certo stile di vita) che è il terrenosulel quale prosperano tutti gli autoritarismi.
Bisognerebbe ribellarsi, ogni tanto.