Ambiente / Attualità
“Cereali, rinascimento in campo”. Il documentario che racconta la rivoluzione agricola europea
Numerosi agricoltori, tecnici e ricercatori stanno riportando in campo la diversità, varietà locali o popolazioni di cereali, per rendere i sistemi agricoli più resilienti verso i cambiamenti climatici e produrre cibo diversificato più sano per i consumatori. La prima proiezione venerdì 3 aprile
La centralità dei semi, l’agricoltura che parla prima di salute e poi del resto, il rispetto dell’ambiente e l’importanza della ricostruzione di comunità che supportino tutto questo. Sono i temi al centro del documentario “Cereali – rinascimento in campo” che racconta le nuove filiere cerealicole, dalla semina ai prodotti finali, attraverso le parole, i racconti, le emozioni di cinque protagonisti chiave lungo la filiera: agricoltori, tecnici, ricercatori e panettieri. Prodotto dal progetto europeo CERERE (www.cerere2020.eu), il documentario narra la passione di chi è convinto che l’agricoltura non debba e non possa essere trasformata in una catena di produzione industriale. Di chi sa che la diversità agricola è la chiave per tenere insieme le culture e le colture, le comunità e i territori, l’ambiente e la salute, la tradizione e l’innovazione.
Agricoltori, scienziati, panificatori e trasformatori, comunità locali, consumatori esigenti: protagonisti di un movimento che ha abbracciato una grande sfida, quella di cambiare la pratica agricola. Facendo ricerca e innovazione a partire dalla valorizzazione delle conoscenze preziose di chi da sempre lavora la terra e ne trasforma i prodotti. Negli ultimi anni, molti agricoltori, tecnici e ricercatori stanno riportando in campo la diversità, come varietà locali o popolazioni di cereali, per rendere i nostri sistemi agricoli più resilienti verso i cambiamenti climatici e produrre cibo diversificato più sano per i consumatori. Loro sono gli attori di questo documentario.
Siamo felici di poterlo vedere per la prima volta insieme (virtualmente): venerdì 3 aprile alle 21.30 qui. E da sabato 4 aprile alle 21.30 qui.
Questa rivoluzione abbraccia tutta l’Europa: consumatori, ricercatori e produttori, uniti in reti locali e internazionali. Queste reti permettono di mantenere il ruolo degli agricoltori come protagonisti della produzione alimentare e promuovono una maggiore attenzione da parte di tutti nei confronti del valore dei cibo e della biodiversità agroalimentare come chiave di sviluppo, di resilienza alle crisi climatiche, di crescita sociale e culturale e di gestione sostenibile del territorio.
Riccardo Bocci è agronomo. Dal 2014 è direttore tecnico della Rete Semi Rurali, rete di associazioni attive nella gestione dinamica della biodiversità agricola
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