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I nuovi vertici della Fondazione Milano Cortina 2026 e quel rimando a Expo 2015

© Vytautas Dranginis - Unsplash

Tra le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e l’Expo di Milano del 2015 c’è un filo rosso. Lo mostra anche l’annunciata nomina di inizio novembre di Andrea Varnier come amministratore delegato della Fondazione a seguito del fallimento delle previsioni di budget e degli introiti pubblicitari rimasti ben al di sotto delle attese

C’è un filo rosso tra le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e l’Expo di Milano del 2015. Lo mostra, da ultimo, l’annunciata nomina a inizio novembre da parte della presidenza del Consiglio dei ministri di Andrea Varnier ad amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026. Varnier succede a Vincenzo Novari, presidente del comitato di gestione della Fondazione, uscito di scena anche per le problematiche relative alle pianificazioni di budget e agli introiti pubblicitari rimasti al di sotto delle attese.

Varnier al momento della nomina ricopre altre cinque cariche. Oltre a essere consigliere della C-Way Srl, della Costa 14 Srl e della Idrorama Srl, è anche amministratore delegato, dal luglio 2022, della Costa Edutainment Spa e della Costa Experience Spa.

La Costa Edutainment gestisce “siti e grandi strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali, didattiche e di ricerca scientifica”: l’Acquario di Genova, la Biosfera, l’ascensore panoramico “Bigo” e, da quest’anno, la “Città dei bambini e dei ragazzi”, sempre nel capoluogo ligure. Ha in mano poi l’Acquario di Cattolica, i parchi Oltremare, Aquafan e Italia in miniatura sulla riviera romagnola, l’Acquario di Livorno. A Malta gestisce il Mediterraneo Marine Park.

Il 100% delle quote della Costa Edutainemnt fa riferimento alla citata Costa Experience, costituita a metà giugno 2022 a seguito dell’accordo tra il Gruppo Costa e la DeA Capital Alternative Funds. Ai sensi della partnership, la famiglia Costa detiene il 90% della Experience mentre la società del Gruppo DeA Capital -il braccio che si occupa della gestione di asset finanziari per conto della capogruppo De Agostini- il restante 10%.

I soci della Costa Experience Spa al luglio 2022. Ponte Ter Spa fa riferimento al Gruppo Costa

È in quel 10% che si ritrova un collegamento interessante con Expo 2015. Nel Consiglio di amministrazione della DeA Capital Alternative Funds siede infatti come “indipendente” Piero Galli, già “Partner & Director” di Bain&Company Italia. Galli, che in Camera di commercio figura però come Pietro e non Piero, dal 2013 al 2015 ha ricoperto la carica di “General manager” di Expo 2015 Spa: era cioè il numero due dell’allora amministratore delegato e commissario straordinario del “grande evento”, Giuseppe Sala, poi eletto sindaco di Milano.

Un ritratto di Piero (Pietro) Galli tratto dal sito di DeA Capital Alternative Funds SGR

Un mese e mezzo dopo la fine dell’Expo, il 23 dicembre 2015, Sala e Galli diedero vita a una società di consulenza “strategica, operativa e finanziaria” chiamata Finalter Spa, con sede a Milano e che come oggetto sociale prevedeva anche lo svolgimento di “servizi di consulenza di azienda” e l’“organizzazione e promozione di eventi” (ne scrivemmo qui). “Il fatto che io porterò o meno la mia opera professionale a Finalter Spa dipenderà, ovviamente, dall’evoluzione della mia candidatura a Sindaco di Milano”, ci disse nel gennaio 2016 Giuseppe Sala. Una volta eletto, nel 2016, Sala cedette le sue quote a un trust. Quel Trust Inter che oggi detiene il 20% di Finalter -e che all’ultima assemblea di bilancio è stato rappresentato dal notaio Filippo Zabban dello studio milanese Zabban-Notari–Rampolla & Associati- mentre l’80% fa riferimento alla “Cinque G società semplice di Talenti Elena”.

I soci della Finalter Srl

Da quest’estate Galli è anche consigliere “indipendente” di Telesia Spa, società quotata all’Euronext Growth Milano e partecipata per oltre il 70% da Class Editori. A Milano Telesia è un nome conosciuto: trasmette infatti in esclusiva nelle linee metropolitane della città (come accade a Roma, Brescia e Genova) attraverso schermi di grande formato posizionati sulle banchine di attesa dei treni. Nel capoluogo lombardo Telesia è presente in 32 stazioni per un totale di 232 schermi.

Il fatto curioso è che la società Ealixir, che si presenta come “leader al mondo nella eliminazione di contenuti indesiderati sul web”, ci ha scritto più volte dal 2021 a oggi sostenendo di agire “in nome e per conto del signor Pietro Galli” con riferimento proprio a quell’articolo di inizio 2016 in cui davamo la notizia della costituzione della Finalter. Ealixir chiede ad Altreconomia di “anonimizzare” le “generalità del nostro cliente, rimuovendone il nominativo dall’articolo o riducendolo alle mere iniziali”. Perché? Galli, dice la società che sostiene di rappresentarlo, avrebbe “già saldato il proprio debito con la giustizia”. Peccato che nel nostro articolo non facevamo alcun riferimento alle trascorse vicende giudiziarie di Galli. È perciò del tutto inutile comunicarci la sua “riabilitazione” (disposta dal Tribunale di Milano nel 2016, come riferisce Ealixir). Non è di quello che si occupava l’articolo quanto invece di Milano e del gruppo dirigente di un “grande evento”. Un tema attuale e, come dimostra la “partita” Milano-Cortina 2026, ancora di interesse pubblico.

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