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Cultura e scienza / Opinioni

Vance e Trump, un rigurgito fascista

James David Vance,(Middletown, Ohio,1984), vicepresidente degli Stati Uniti d’America © https://www.vance.senate.gov/about/

Definiti come il nemico da combattere, i docenti statunitensi chiamano le cose con il proprio nome. Servirebbe avere il coraggio di farlo anche in Italia. La rubrica di Tomaso Montanari

Tratto da Altreconomia 277 — Gennaio 2025

Nel 2021 il vicepresidente americano James David Vance ha pronunciato il celebre discorso “Le università sono il nemico”. Un titolo che non lascia molto all’immaginazione: vi si esplicitava un punto essenziale del Project 2025, il programma (dell’Heritage foundation, ndr) a cui si ispira Donald Trump per cambiare profondamente gli Stati Uniti: “Dobbiamo attaccare in modo chiaro e aggressivo le università di questo Paese”.

In altre occasioni Vance ha usato parole illuminanti, che chiudono il cerchio dei riferimenti internazionali dell’attuale governo americano, in fatto (anche) di università: “Penso che il modo di fare di Viktor Orbán debba essere un modello per noi: non eliminare le università, ma dare loro la possibilità di scegliere tra la sopravvivenza e l’adozione di un approccio all’insegnamento molto meno parziale”.

Di fronte a questi e ad altri interventi analoghi, l’8 agosto 2024 l’Associazione americana dei professori universitari, fondata nel 1915 da John

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