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Altre Economie / Varie

Un manifesto per il Parlamento UE

Il fair trade chiede ai candidati un impegno su 5 punti. L’obiettivo è inserire il commercio equo e solidale nell’agenda di Bruxelles —

Tratto da Altreconomia 160 — Maggio 2014

10 maggio si celebra in tutto il mondo la giornata del commercio equo e solidale. In Europa, in vista delle prossime elezioni del Parlamento, le organizzazioni di fair trade si sono unite per una campagna che chiede ai candidati un impegno concreto a favore “di un’economia più giusta” e per l’inserimento del commercio equo e solidale nell’agenda del prossimo parlamento.
L’iniziativa riguarda 15 Paesi europei ed è coordinata dal Fairtrade Advocacy Office (Ftao), la rappresentanza politica del movimento che ha ufficio a Bruxelles.
In Italia è condotta dalla centrale di importazione Altromercato (la più grande in Italia, seconda nel continente, www.altromercato.it), in collaborazione con Agices, l’assemblea generale del commercio equo italiano (vedi pagine precedenti).

“La campagna si rivolge contestualmente a due soggetti -spiega Vittorio Leproux, referente per Altromercato della campagna-: i cittadini-elettori e i candidati. Chiediamo ai primi di sostenere le richieste che il movimento europeo del commercio equo e solidale, e ai secondi di impegnarsi su questo versante se verranno eletti”. La mobilitazione si è data il nome Vote for Fair Trade” ed è partita ufficialmente il 15 aprile, con il lancio del sito internazionale www.fairtrade-advocacy.org/vote4ft-campaign e di quello italiano www.vote4ft.it.

Insieme a Sbilanciamoci!, Fondazione culturale responsabilità etica, Next e Aiab è sostenuta anche da noi di Altreconomia.
Collegandosi al sito, ciascuno potrà inviare ai candidati un invito a sottoscrivere un “Manifesto internazionale del commercio equo e solidale”, che consta di 5 punti.
Il primo è il riconoscimento del primato dell’economia “centrata sulle persone, sui diritti dei lavoratori e dell’ambiente”.

Il secondo chiede “filiere responsabili in tutti i passaggi, senza prevaricazioni e abusi di potere”. Il terzo: “Ingresso sul mercato europeo di piccoli produttori svantaggiati del Sud del mondo e non solo”; il quarto “politiche commerciali rivolte al benessere economico, sociale e ambientale di tutti” e -infine- il quinto punto del documento, che chiede ai parlamentari di impegnarsi “per promuovere il commercio equo a livello locale, regionale, nazionale ed europeo”.
Al manifesto hanno già aderito Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento europeo e candidato socialdemocratico alla presidenza della prossima Commissione (nella foto), e Ska Keller, candidata alla presidenza della Commissione per i Verdi.
La mobilitazione sarà affidata alle botteghe del commercio equo e solidale di tutta Italia, e avrà due manifestazioni nazionali a Genova (il 10 maggio, nel corso della fiera “Equa”, www.equoliguria.it) e a Roma (tutti gli appuntamenti su www.vote4ft.it).  —

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