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Vale la pena soffermarci, anche solo per un attimo, sull’effetto che ogni anno genera la redazione del Rapporto annuale di Equo Garantito: un mix di soddisfazione, sano compiacimento e -perché no- voglia di fare ancora di più e meglio. Il tentativo, almeno nelle intenzioni, è quello di fare il punto sulle attività svolte per raccontare la vita associativa, la passione e l’impegno di Equo Garantito e quello delle realtà socie nel promuovere il fair trade. Con il Rapporto vogliamo rendere conto delle azioni svolte rispetto ai cosiddetti “pilastri” attorno a cui ruota l’azione di Equo Garantito: il sistema di garanzia e il monitoraggio delle organizzazioni italiane equosolidali; l’attività educativa e la formazione; la promozione del commercio equo e solidale; l’advocacy e le relazioni esterne.

Dedichiamo perciò la “nostra” finestra di questo mese alla presentazione del Rapporto 2024, liete e lieti di condividere anche con i lettori e le lettrici di Altreconomia questo lavoro perché, attraverso gli occhi di Equo Garantito, crediamo sia possibile cogliere lo sforzo di chi ogni giorno contribuisce a rendere questo mondo un po’ migliore, con il commercio equo e solidale.

I dati che raccogliamo ogni anno dalle organizzazioni associate e che proviamo a raccontare nel Rapporto fotografano un movimento che resiste, malgrado tutto. Considerando peraltro la debolezza strutturale e diffusa delle realtà che compongono il variegato mondo equosolidale, fatto per lo più di piccole e piccolissime imprese. D’altra parte, senza entrare qui nei numeri del Rapporto 2024 (che può liberamente essere scaricato dal nostro sito), un dato ci pare particolarmente stimolante: nel 2023, abbiamo raggiunto 1,5 milioni di persone attraverso 160 post su Facebook e 1,4 milioni di persone tramite 171 post e quasi 300 stories sul nostro canale Instagram. Segno che i nostri temi continuano a riscuotere interesse e sicuramente stimolo per essere ancora più efficaci in termini di comunicazione.

A tal proposito, nel Rapporto 2024 abbiamo dedicato un focus specifico a uno dei temi a nostro avviso più urgenti, vale a dire quello della sostenibilità sociale e ambientale delle filiere tessili e della moda. Equo Garantito è infatti partner della coalizione Abiti Puliti e attraverso le pagine del Rapporto 2024 abbiamo voluto dare visibilità e spazio alla campagna e alle azioni urgenti che sta portando avanti. Il Rapporto 2024, peraltro, rientra nelle attività del progetto “Quando gli abiti non sono puliti” (finanziato da ActionAid International Italia Ets e Fondazione Realizza il Cambiamento nell’ambito del progetto “The care – Civil actors for rights and empowerment” cofinanziato dall’Unione europea) che, a partire dall’analisi del contesto e in particolare dall’impatto sociale e ambientale dell’industria della moda, mira da un lato a realizzare un’azione di advocacy diretta ai decisori politici per promuovere politiche improntate alla sostenibilità; dall’altro a un’azione di campaigning, empowerment e sensibilizzazione diretta a cittadine, cittadini e giovani.

Un racconto lungo un anno e che ogni volta ci invita a chiederci: “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”, come recita il titolo di una famosa opera di Paul Gauguin. Le risposte, soprattutto all’ultima domanda, rappresentano la sfida da affrontare. È urgente e necessario -come abbiamo già detto anche in queste pagine- trovare la volontà e la forza di tornare al centro di un dibattito pubblico che, seppure con un linguaggio e coordinate diverse, ruota attorno alla grande necessità di giustizia sociale e ambientale e di rispetto dei diritti.

Equo Garantito. Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale è l’associazione di categoria delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane

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