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Responsabili nel Belpaese

Ecco alcuni comportamenti consigliati per il turista che voglia visitare l’Italia seguendo i principi del turismo responsabile o eco-solidale

Tratto da Altreconomia 140 — Luglio/Agosto 2012

Impatto ambientale: l’Italia è all’avanguardia per l’utilizzo di energie alternative. Il turista può scegliere, per esempio, di spostarsi con autoveicoli alimentati a metano, diffusissimi nel nostro Paese grazie ad una potente campagna mediatica.
Basta avere l’accortezza di portarsi il metano dal Paese di provenienza poiché la rete di distribuzione è ancora in fase di ideazione. Il treno, mezzo a bassissimo impatto ambientale, è fortemente consigliato al turista responsabile. Le stazioni sono meravigliosi strumenti di viaggio creativo. In quella di Genova, ad esempio, sono stati aboliti i noiosi cartelli elettronici che indicano orari e destinazioni dei treni. Al loro posto decine di schermi al plasma vi consiglieranno quali yogurt mangiare, come andare di corpo e da quale compagnia telefonica farsi truffare. E poi via, si sale a casaccio sul primo treno che passa! Per gli appassionati di navigazione, invece dei noiosi attracchi in porto, sono previsti approdi-adventure con nuotata finale a pochi metri dalle nostre meravigliose isole.
Il turista rimarrà altresì colpito dalla spiccata vocazione anti-nuclearista dell’Italia. Nel nostro Paese infatti ogni 15 giorni il popolo viene chiamato a esprimersi sull’energia nucleare. Nel lontano 1987 rispose negativamente. L’ultimo referendum del 2011 che chiedeva “Siete proprio sicuri sicuri sicuri sicuri sicuri sicuri sicuri che non volete l’energia nucleare?” ha confermato questa volontà.
Il turista sessuale invece rimarrà a bocca asciutta. Sono ormai migliaia gli stranieri che, dopo aver abbordato una prostituta minorenne nel nostro Paese, hanno scoperto trattarsi in realtà della nipote di un capo di Stato nordafricano. A scanso di equivoci noi italiani le paghiamo lo stesso, in modo da disincentivare la loro eventuale voglia di prostituirsi, ma questo è un concetto troppo italiano per spiegarlo ad uno straniero.
Il turista responsabile deve poi accertarsi che i soldi spesi nel Paese ospitante rimangano nel Paese stesso. Da noi è facilissimo controllare: acquistando libri, giornali, facendo la spesa al supermercato, stipulando assicurazioni, utilizzando servizi bancari, internet, telefonia, guardando cinema o televisione e quant’altro i soldi restano a noi. Abbiamo incaricato un’italiano, uno solo, che si occupa di ritirare i soldi per tutti. È una questione di trasparenza.
Per quanto riguarda la sicurezza, lo straniero in visita può dormire sonni tranquilli. Per noi è talmente importante investire in quel settore, che il nostro capo della Polizia guadagna quattro volte quello che guadagna il capo della Fbi.
L’unica accortezza che deve avere il turista, in caso di emergenza, è fare un bonifico per pagare la benzina alla volante della polizia, contestualmente alla telefonata di richiesta soccorso. Seguire le usanze e le tradizioni del nostro popolo non dovrebbe riuscire difficile visto che la filosofia di fondo è “ognuno fa un po’ come cavolo gli pare”, ma alcune cose vanno sapute.
Ad esempio è’molto pericoloso dimostrare rispetto per la bandiera tricolore. In Italia il leader di un partito di governo, noto per il suo attivismo economico in Tanzania e l’attenzione verso il “Sud”, ha acquisito grandi consensi dopo aver dichiarato pubblicamente di usare la bandiera italiana come carta igienica.
Questo potrà stupire il visitatore straniero, ma in realtà si tratta di una delle migliori qualità del nostro Paese. Non abbiamo preconcetti verso nessuno. Il nostro penultimo ministro dell’Interno è stato condannato per resistenza a pubblico ufficiale, il nostro ex presidente del Consiglio per falsa testimonianza (reato amnistiato), ma noi andiamo oltre, non ci fermiamo alle apparenze.
Certo l’Italia non offre molto dal punto di vista culturale. Un nostro ex ministro dell’Economia, con la famosa frase “con la cultura non si mangia”, ha fotografato con chiarezza la nostra realtà: non abbiamo monumenti o centri storici di rilievo, abbiamo pochi artisti significativi nella nostra breve storia (a parte Belen Rodriguez ovviamente), niente pittura o scultura da mostrare.
Venite a visitare le nostre discoteche, i nostri stadi e l’architettura pregevole dell’hinterland delle nostre città. Parola di Giulio Tremonti. Ma fatelo in maniera responsabile. —

— * Attore (cinema, teatro, fiction), Ugo Dighero ha cominiciato la propria carriera televisiva con Serena Dandini, come autore ed interprete ad “Avanzi” e “Tunnel” —

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