144 pagine
Come salvarci dal “welfare west”?
La cura è il “welfare di relazione”, di cui sono protagonisti Insieme comuni, aziende, terzo settore, cittadini
“Non ce lo possiamo più permettere”, è il mantra che ripetono da anni gli addetti ai lavori: lo Stato sociale è da smantellare, perché mancano i soldi. Nessuno però ci spiega con chiarezza quanto costa davvero, come funziona e quali tagli sta subendo il welfare. Questo libro avvicina con semplicità il lettore al sistema di welfare italiano -in primis locale- e scopre che “tra il dire e il welfare” esistono buone prassi che vedono insieme protagonisti enti pubblici, aziende, mondo no profit e i cittadini stessi. Storie inedite di welfare responsabile e quotidiano -dal ristorante sociale al mutuo soccorso, dal microcredito alle cooperative antimafia-. Un welfare solidale, che non guarda alla singola prestazione ma al benessere di tutta la società. Scrive nel suo intervento don Giacomo Panizza, anima di Progetto Sud: “Questa è la bellezza di essere cittadini e cittadine, di rinnovarsi come persone che vivono a testa alta, di dare un nuovo senso e una nuova organizzazione alla vita”. Con un’intervista al sociologo Cristiano Gori.
PARLANO DEL LIBRO
Qui la recensione pubblicata su Comunicare Il Sociale
Qui la recensione su CSV.net
Leggi a questo link la recensione pubblicata da Redattore Sociale
Qui la recensione su il Tempo.it (ADN Kronos)
Qui la recensione su AIccon.
Qui la recensione su ADN Kronos.
Qui la recensione su Business Vox.
Qui la recensione su “Sbilianciamoci!”
Qui la recensione su Contro la crisi
Qui la segnalazione su Grusol, Gruppo Solidarietà