Mi cercarono l’anima

Storia di Stefano Cucchi.

192 pagine / Prefazione di Luigi Manconi e Valentina Calderone


La ricostruzione puntigliosa della vicenda Cucchi: dalla battaglia per la verità della famiglia alle responsabilità dello Stato

“Presunta morte naturale” è l’epitaffio di Stefano Cucchi, morto a Roma il 22 ottobre 2009 all’ospedale-carcere “Sandro Pertini”. Una settimana prima era stato arrestato per spaccio: sette giorni nelle mani dello Stato, dai carabinieri alla polizia penitenziaria, dai magistrati ai medici di carcere e ospedale. La famiglia lo rivedrà dietro una teca di vetro: sul suo corpo, inequivocabili segni di percosse. Ma lo Stato, dopo averla alzata, nasconde la mano, negando la propria responsabilità. Ne è prova la sentenza di primo grado del processo, che commina pene lievi ai medici, assolvendo i tre agenti di polizia penitenziaria imputati solo per lesioni. Il pestaggio, infatti, è riconosciuto ma resta “orfano”. Un’inchiesta dalla parte dei “vinti” che – minuto per minuto, attore per attore – recupera le testimonianze accantonate, le ragioni delle parti civili e depura i fatti da ogni omissione. Ma non solo: affronta temi quali l’“esercizio esclusivo della forza” da parte dello Stato, il reato di tortura, la legge Fini-Giovanardi sulle droghe.

Tutta la vicenda, con gli aggiornamenti a dicembre 2015, nell’ebook.
Il libro è in vendita in formato Kindle su Amazon.

GLI SVILUPPI DEL CASO CUCCHI: il processo sulla morte di Stefano Cucchi è ancora in corso. Il 15 dicembre 2015 la Cassazione sarà chiamata a pronunciarsi sulla legittimità della sentenza d’appello, che ha mandato assolti tutti i 12 imputati, tra agenti di polizia penitenziaria e corpo medico infermieristico dell’ospedale carcere Sandro Pertini di Roma. Dall’uscita del libro (ottobre 2013) si sono succeduti atti o passaggi che abbiamo continuato a seguire e a raccontare. I collegamenti di seguito rappresentano perciò un importante aggiornamento al testo. Liberamente fruibili.

Ilaria Cucchi scrive a Enrico Letta

24 ottobre 2013

A quattro anni dalla morte di Stefano Cucchi, la famiglia lancia un appello al presidente del Consiglio. All’origine, una lettera aperta che lo stesso Letta scrisse all’ex premier Silvio Berlusconi nel gennaio 2010, recuperata e pubblicata nel nostro libro “Mi cercarono l’anima”. “Le rinnovo l’invito a iniziare questo anno impegnandosi in prima persona a sostenere l’accertamento della verità sulla vicenda dolorosa di una famiglia normale”, le parole a cui tener fede secondo Rita, Giovanni e Ilaria Cucchi.

di Duccio Facchini – QUI puoi leggere l’articolo completo

Appello Cucchi: i passi verso la verità

24 settembre 2014

La requisitoria del procuratore generale riconosce il “vero e proprio pestaggio” subito da Stefano Cucchi dopo l’udienza di convalida del suo arresto il 16 ottobre 2009, imputandolo agli agenti di polizia penitenziaria assolti in primo grado. I passi avanti e i punti ancora da chiarire per raggiungere la verità. L’analisi di Duccio Facchini, autore dell’inchiesta “Mi cercarono l’anima. Storia di Stefano Cucchi” (Altreconomia edizioni).

di Duccio Facchini – QUI puoi leggere l’articolo completo

Stefano Cucchi, pestaggio di Stato

6 ottobre 2014

Seconda udienza del processo d’Appello per la morte del 31enne romano occorsa il 22 ottobre 2009. Dodici gli imputati dinnanzi alla Corte d’Assise d’Appello di Roma. In oltre tre ore l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi, ha ricostruito il dramma di Stefano, vittima di un atroce “schiaffo del soldato”. E che abbiamo ricostruito minuziosamente nel libro “Mi cercarono l’anima. Storia di Stefano Cucchi”.

di Duccio Facchini – QUI puoi leggere l’articolo completo

Stefano Cucchi: lo Stato ha spento la luce

6 novembre 2014

Tutti assolti i dodici imputati, e arrivederci. Le tre guardie accusate d’aver pestato Cucchi nelle aule di sicurezza del Tribunale di piazzale Clodio non hanno mai aperto bocca in udienza. E Stefano Cucchi è morto da solo e di dolore. L’insufficienza di prove dichiarata dai giudici d’Appello è dovuta a indagini sgrammaticate e viziate dal pregiudizio nutrito e manifestato dai Pm nei confronti di un “tossicodipendente da vent’anni”. Il commento dell’autore del libro inchiesta “Mi cercarono l’anima. Storia di Stefano Cucchi”.

di Duccio Facchini – 6 novembre 2014 – QUI puoi leggere l’articolo completo

 

Cucchi, gli errori della Corte d’Appello

13 gennaio 2015

Le motivazioni -depositate il 12 gennaio- chiariscono gli elementi in base ai quali erano stati assolti i dodici imputati per i fatti che avevano portato alla morte del geometra romano. Spiccano alcuni errori, ad esempio in relazioni alla perizia sulla schiena del giovane, effettuata senza esaminare il corpo prima del taglio settorio post mortem. Elementi che rendono possibile riaprire l’indagine. Il commento di Duccio Facchini, che per Altreconomia ha scritto “Mi cercarono l’anima”, sulla storia di Stefano Cucchi.

di Duccio Facchini – QUI puoi leggere l’articolo completo

Cucchi, il referto che riapre il caso

11 settembre 2015

Dopo le recenti rivelazioni sul ruolo dei carabinieri, ecco la relazione che smentirebbe i periti della Corte d’Assise di Roma. Secondo il presidente della Società Italiana di Radiologia Medica, infatti, la schiena di Stefano Cucchi non solo era fratturata, ma la prova dell’aggressione contenuta nella terza vertebra lombare sarebbe stata esclusa dagli esami

di Duccio Facchini – QUI puoi leggere l’articolo completo

Stefano Cucchi e il violento pestaggio dei carabinieri

13 dicembre 2015

Punito per aver “resistito” al fotosegnalamento. Stefano Cucchi avrebbe subito un violentissimo pestaggio da parte di tre carabinieri della stazione di Roma Appia, nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2009. E per coprire le violenze altri due militari avrebbero raccontato il falso in tribunale. Ecco perché la Procura di Roma ha definitivamente riaperto il caso, ricostruendo omissioni, ostacoli, indifferenza e gravi mancanze delle perizie fatte in questi anni; come aveva dimostrato il nostro libro inchiesta “Mi cercarono l’anima”.

di Duccio Facchini – QUI puoi leggere l’articolo completo


Ne hanno parlato qui:

Redattore Sociale

la Repubblica

Affari Italiani

Paese Sera

Micromega

Il Secolo XIX

Corriereromano.it

La Stampa

Ansa

Today.it

Magmazone

Il Fatto Quotidiano

Radio Radicale – la presentazione a Roma il 22 ottobre 2013

l’Unità

Il Fatto quotidiano – video della presentazione a Milano del 29 novembre 2013

Grusolhttp://www.grusol.it/ultimilibri.asp

Roma todayhttp://www.romatoday.it

Globalisthttp://www.globalist.it/

Radio Radicale – la presentazione a Roma con il sindaco Ignazio Marino il 12 febbraio 2014

• Rassegna Sindacale, settimanale Cgil – scarica QUI il PDF

Libero Quotidianohttp://www.liberoquotidiano.it
Radio SianiQUI il podcast della puntata dedicata al libro

Gli autori

Duccio Facchini

Duccio Facchini è giornalista, scrittore e direttore della rivista mensile Altreconomia. È autore di numerosi libri tra cui “Armi, un affare di Stato” (Chiarelettere, 2012), “Mi cercarono l’anima. Storia di Stefano Cucchi” (2013), “L’economia in classe” (con Luca Martinelli e Pietro Raitano, 2017) e “Alla deriva. I migranti, le rotte del Mar Mediterraneo, le Ong: il naufragio della politica, che nega i diritti per fabbricare il consenso” (2018), e "Respinti. Le "sporche frontiere" d'Europa, dai Balcani al Mediterraneo" (2022) con Luca Rondi, tutti pubblicati da Altreconomia.