128 pagine / 13×20 cm / 2018
“Fidatevi di questo libro e di queste vite (…) Illuminatevi, illuminatevi con la luce e con il buio, e poi portate nel mondo la vostra rivoluzione”
Dodici storie di persone che resistono fuori dalle strade comode, quelle più frequentate, per seguire cammini più accidentati ma autentici, gli unici possibili per loro. Ritratti di persone -non eroi– che attingono a sorgenti di felicità inusitate, alternative al “modello unico di felicità” che pervade la società occidentale.
Una maratoneta della vita, un fisico eretico, un birraio asceta, una coppia di autocostruttori, un raccoglitore d’erbe, un rifugista e altri ancora. Il filo rosso che unisce questi racconti è l’idea di una felicità più vicina, che si trova dentro di sé, ascoltandosi profondamente; una verità che si pratica anche se c’è qualcosa da pagare. Come un seme che in attesa di germogliare non si chiede quanto sarà freddo l’inverno.
Uomini e donne che conducono vite “partigiane”, perché hanno scelto una semplicità volontaria, una calma inquietudine, perché accettano i doni e le asperità della natura, perché sono convinti che “anche la vita semplice è una conquista, non un acquisto”.
L’autrice ha il dono di una scrittura in levare che lascia al lettore il piacere di rendere compiuta la scena e che fa alzare i suoi personaggi dalle pagine, così che si possano vedere, nella loro interezza e in prospettiva.
Con un testo di Franco Arminio, poeta, scrittore e paesologo.
L’illustrazione di copertina è di Simone Massi, illustratore e animatore resistente, protagonista di una delle storie.
Dal testo di Franco Arminio
“Questo [libro] non è uno spettacolo fatto con le parole, è un pellegrinaggio a cui dovete rispondere (…) altrimenti non cominciate neppure a leggerlo. (…) Fatevi cambiare un poco da questo libro, fatevi cambiare da chi volete voi, ma non restate inerti. (…) Andate dentro la vostra vita per sfondarla, per vedere dove può incrociare la vita degli altri, non vi stancate mai di credere che questo è il nostro compito più importante: sentire che il mondo ha bisogno di te, e poi di noi. Serve un noi per evitare di spendere 15 milioni al giorno in armamenti. Serve un noi per una nuova civiltà agraria che rimetta in servizio le terre abbandonate e i paesi avviliti dallo spopolamento. Servono i resistenti e una collana che li tenga assieme. Questo libro allora è solo l’apertura di un cantiere che non deve scavare gallerie ma costruire ponti, incentivi agli incontri necessari. In fondo la Terra è questo: un luogo per incontrarsi”.
Gli incontri
1. Ivan Fantini, chef della natura e scrittore
2. Sergio Abram, naturalista divino
3. Vittoria Savio, eroina dalle Alpi alle Ande
4. Mariagrazia Arrighini, ‘cavrèra’ di capre dell’Adamello
5. Adriano Roncali, rifugista della Val Mesath
6. Alessandra Paola Solci ed Emanuele Vecchio, autocostruttori
7. Massimo Corbucci, fisico, genio ed eretico moderno
8. Fèro Valentini, uomo di ingegno e di bosco della Val di Non
9. Emma Linda Quaglia, medico e maratoneta
10. Simone Massi, illustratore resistente
11. Gabriele Levada, vallicoltore del Po
12. Andrea Bertola, maestro birraio e alchimista dello spirito
Rassegna stampa
nelpaese.it, quotidiano online legacoopsociali
Io donna, Corriere della Sera, 17 marzo 2018
Messaggero Veneto, 17 gennaio 2018