Biologico, collettivo, solidale

Dalla filiera agricola alle azioni mutualistiche. Il modello partecipativo della Cooperativa Iris

128 pagine /  13×20 cm / 2016


Iris, la cooperativa che cura la terra, le persone, il mondo

Pane, amore e rivoluzione. La Cooperativa Iris – già nota a tanti consumatori critici per la sua ottima pasta – è molto di più di un’azienda agricola bio nel Parco Naturale dell’Oglio Sud.

È un’utopia concreta, un modello nato a fine anni Settanta -grazie a nove ragazzi della pianura cremonese, figli di braccianti, manovali, artigiani- che fa cose rivoluzionarie, tenendo fermi i propri 
valori fondativi: proprietà collettiva, prassi libertarie e relazioni di economia solidale. Gli obiettivi di Iris sono ambiziosi: prendersi cura del mondo in termini “integrali” -dalla terra alla politica, dalla scelta del biologico al metodo assembleare delle decisioni-, promuovere la cultura contadina e il lavoro femminile finoad arrivare a costruire una “bioetica del vivere comune”.

Questo libro ripercorre le tappe fondamentali di Iris attraverso le parole dei suoi soci e del suo presidente Maurizio Gritta, testimoni di 40 anni di storia: la fondazione e l’acquisizione della terra, il salvataggio e il rilancio del vecchio pastificio e dei suoi lavoratori, la filiera etica contadina e la proposta delle azioni mutualistiche; fino a oggi, con la nascita della Fondazione Iris, garante culturale del percorso di Iris e all’innovativo progetto di pastificio ecologico e di eco-villaggio in divenire. 


Una citazione:

La filiera agricola come eco-sistema. “Iris non si affida al mercato o alla Borsa dei cereali ma mette al centro del contratto agricolo un rapporto economico di reciproco riconoscimento. Uno dei principi di Iris è di non inglobare mai la piccola azienda, ma di porsi in una relazione di mutualità, di sostegno e di promozione del biologico. Di che cosa è fatta la solidarietà in un sistema di filiera come quello impostato da Iris? Si ispira all’osservazione della mutualità che c’è in natura: chi vive a contatto con la terra e gli ecosistemi la conosce per esperienza. (…) L’obiettivo è dunque quello di costituire un rapporto organico tra Iris e la sua filiera, per respirare in modo sincrono: solo così si potranno fare scelte coraggiose in agricoltura e soprattutto si potrà seminare in modo capillare un sentimento di giustizia che a sua volta possa alimentare un principio di uguaglianza sociale e rimettere al centro la mutualità”.

Il libro è pubblicato in collaborazione con Fondazione Iris e Associazione Solidarietà Libertaria-Centro di Documentazione Franco Salomone.

La recensione di Paolo Cacciari su Left e comune-info: http://comune-info.net/2016/10/biologico/

 

Gli autori

Monia Andreani

Scomparsa nel 2018, ha dedicato la sua vita alle tematiche etiche e bioetiche della cura e dell’ambiente in relazione ai diritti umani fondamentali e al genere. Ricercatrice di Etica applicata presso il Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’Università di Urbino “Carlo Bo”. Ha insegnato Etica del Servizio Sociale presso l’Università di Urbino e Teorie dei Diritti Umani presso l’Università per Stranieri di Perugia. Autrice e curatrice di numerosi libri e articoli. Tra le sue ultime pubblicazioni “La bioetica con i caregiver. Alleanza terapeutica e qualità della vita”, (in collaborazione), Unicopli, 2015. “Questioni etiche nel caregiving. Contesto biopolitico e relazione di cura”, Carocci, 2016.