Interni / Recensioni
La pagina dei librai (da Altreconomia 200)
Le recensioni di questo numero sono curate dalla “Nuova Libreria Albo” di Morbegno (Sondrio). Una libreria di comunità, dove si organizzano dibattiti e presentazioni di libri, un luogo dove incontrarsi e parlare affacciata su piazza San Giovanni. Ritratto italiano Un…
Le recensioni di questo numero sono curate dalla “Nuova Libreria Albo” di Morbegno (Sondrio). Una libreria di comunità, dove si organizzano dibattiti e presentazioni di libri, un luogo dove incontrarsi e parlare affacciata su piazza San Giovanni.
Ritratto italiano
Un racconto tra capannoni e tangenziali
Il volto di un ragazzo in una fototessera in bianco e nero campeggia al centro della copertina di “Ipotesi di una sconfitta”. La foto appiccata su un muro è attraversata di sbieco dalla luce che filtra da una tapparella. Il volto nella foto è quello dell’autore, Giorgio Falco. “Ipotesi di una sconfitta” è il volto di un’Italia passata attraverso la cruna del boom economico e poi sfilacciata tra le trame del mercato. Capannoni, tangenziali, traffico, telefonia, stress, cellulare, quartiere, sono alcune delle parole che tracciano il ritratto disilluso del nostro Paese. La prosa con cui Falco dipinge il baratro è fatta di letteratura tecnica, puntuale, matematica. Leggere Falco è come aprire il cofano di un’auto e osservarne il motore, riconoscendone la potenza e la precisione ingegneristica. Per Falco questo libro può essere stata una scommessa. Una scommessa vinta.
Ipotesi di una sconfitta Giorgio Falco, Einaudi, pp. 379; 19,50
Una vita nel caos
Come la pallina di un flipper
Le traiettorie impossibili affascinano. La trama di “Romanzo 11, Libro 18” del norvegese Dag Solstad (Sandefjord, 1941) è come la pallina di un flipper. Arrivato ai cinquant’anni, Bjørn Hansen non può accettare l’idea che tutta la sua vita sia stata dominata dal caso. La narrazione segue il percorso mai banale della sua vita che rimbalza fra Oslo e certe piccole cittadine di provincia norvegesi dai nomi impronunciabili. Proseguire nella lettura del romanzo significa avanzare nella vita di Bjorn Hansen in una sorta di work in progress esistenziale. Il caso (vero protagonista del romanzo) dispone che il lettore non possa intravedere orizzonti certi nei quali cercare requie. La prosa di Solstad tambureggia sulla pelle della tensione, trascinando il lettore in una sorta di lettura vorace, notturna, folle.
Romanzo 11, Libro 18 Dag Solstad, Iperborea, pp. 192; € 16,50
Insonnia letteraria
Quattro vite che si intrecciano
Il rischio -quando si aprono le prime pagine del libro “Una vita come tante” (Sellerio, 2016)- è quello di non riuscire più a smettere di leggerlo. Può anche capitare di ritrovarsi, alle quattro di notte, ancora immersi in una lettura che è quasi impossibile interrompere. “Una vita come tante” è il titolo del romanzo della scrittrice americana Hanya Yanagihara (nata alle Hawaii nel 1974). Un libro che racconta, con una prosa leggera e delicata, una storia di amore e amicizia tra quattro ragazzi del New Jersey che si sono trasferiti nella Grande Mela. I protagonisti (Jude, JB, Willem e Malcom) si muovono in una New York dai toni dickensiani. Jude, avvocato brillante, è il perno del racconto. Attorno al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forze e tensioni, lealtà e tradimenti, sogni e disperazione. Un romanzo che non lascia spazio a sazietà. In altre parole: bulimia da lettura.
Una vita come tante Hania Yanagihara, Sellerio, pp. 1.104; € 22,00
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