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Obiettivo / Approfondimento

L’università diseguale

La bassa spesa è uno dei fattori che spiegano la quota molto inferiore alla media dei Paesi Ocse, pari al 48%, di giovani italiani con un titolo di studio terziario (laurea, master, dottorato o equivalente), con un ampio divario tra Mezzogiorno (25,1%) e Centro-Nord (33,7%). L’Italia è tra i Paesi che spendono meno in istruzione terziaria: solo lo 0,59% del Pil contro una media europea e dei Paesi Ocse di circa l’1% © stockadobe

Dopo il 2021 è ricominciato a crescere il divario tra i diplomati residenti al Nord e al Sud che si iscrivono all’università. Nel 2024 ha raggiunto una differenza di 12 punti percentuali. In 13 anni sono inoltre aumentati i laureati con residenza nel Mezzogiorno (+40mila), ma sono diminuiti quelli negli atenei meridionali (-1,7mila)

Tratto da Altreconomia 277 — Gennaio 2025

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