Ambiente / I nostri libri
Laura Conti e il nostro irrisolto rapporto con gli animali e l’ambiente
La scrittrice, partigiana e scienziata, ha pubblicato nel 1992 un controverso pamphlet sulla caccia, ancora di grande attualità. La nuova edizione comprende le correzioni volute direttamente dall’autrice e l’introduzione di Luca Giunti
Altreconomia ripubblica l’ultima opera di Laura Conti, partigiana e scienziata, madre dell’ambientalismo italiano. Nel “Discorso sulla caccia” analizza le origini della caccia in un percorso che, partendo dalla teoria dell’evoluzione, giunge alla Rivoluzione francese e alla Resistenza, passando per l’antropogenesi e l’anatomia femminile, con una critica radicale all’agricoltura. Scritto nel 1991, sulla scia delle polemiche sul referendum contro la caccia mentre era in Parlamento nelle fila del Partito comunista italiano (Pci), questo controverso pamphlet è costato a Laura Conti l’emarginazione dalla Lega per l’ambiente, che aveva contribuito a fondare nel 1980.
Pubblicato dagli Editori Riuniti nel 1992, questo libro è imprescindibile per affrontare il tema del nostro rapporto con l’ambiente, gli animali e l’ecosistema, per diffondere la consapevolezza sui grandi problemi ambientali e affermare l’urgenza di un’azione politica per risolverli.
Il sottotitolo scelto dall’autrice è lungo, quasi un indice programmatico: “Dove si parla anche di evoluzione, antropogenesi, anatomia femminile, agricoltura; del diritto alla pigrizia e di coccolamenti durati milioni di anni; della dubbia compatibilità fra uomo e Pianeta Terra; di possibili catastrofi e dei rischi di facili rimedi”. In questo testo è evidente il metodo che Conti adottava con lo studio di tutta la documentazione disponibile, intraprendendo strade inconsuete per analizzare i problemi e trovarne una soluzione.
Laura Conti -nata a Udine nel 1921 e morta a Milano nel 1993- ha affiancato all’attività professionale un intenso impegno politico, prima nel Partito socialista e dal 1951 nel Partito comunista, come consigliera provinciale a Milano, dove fu anche segretaria della Casa della cultura e poi in Regione Lombardia; nel 1987 è stata eletta alla Camera dei deputati.
Dall’inizio degli anni Settanta si è concentrata, soprattutto, sulle tematiche ambientali e femministe, tanto da essere considerata un’antesignana dell’ecofemminismo. È autrice di tre romanzi (“Una lepre con la faccia di bambina,” “Cecilia e le streghe” e “La condizione sperimentale”) e di numerosi saggi sulla questione ambientale, sull’assistenza sociale, sull’educazione sessuale, l’aborto e sulla storia della Resistenza, oltre a varie opere di divulgazione scientifica (“Questo Pianeta,” “Che cos’è l’ecologia” e “Il tormento e lo scudo,” tutti ripubblicati, come i romanzi, da Fandango). È stata anche tra le prime a occuparsi del disastro ambientale di Seveso del 1976, denunciando le omissioni dell’amministrazione regionale sulle pagine de l’Unità e poi in una inchiesta pubblicata da Feltrinelli, “Visto da Seveso”.
Oggi ripubblichiamo “Discorso sulla caccia” con le correzioni volute direttamente dall’autrice stessa, arricchita dalla curatela di Marco Martorelli, il direttore della rivista Scienza aperta, nonché amico di lunga data di Laura Conti e fedele custode delle sue opere, come voluto per testamento dalla stessa scrittrice. Questa nuova edizione è impreziosita dalla prefazione di Luca Giunti, attivista No Tav e guardiaparco delle maestose Alpi Cozie, nella provincia di Torino, autore di articoli divulgativi e scientifici.
Una nuova edizione di un testo così importante, che continua a suscitare interesse e riflessioni profonde sulla nostra relazione con l’ambiente, gli animali e l’ecosistema.
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