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La terrazza sul Brenta salvata dai giovani

Il "Porto Vecchio Festival", in corso fino al 13 luglio a Limena, celebra la vittoria degli ambientalisti contro il grande raccordo anulare (GRA) di Padova che avrebbe cancellato l’area protetta del Tavello. Tra i protagonisti, i giovani dell’associazione "Ottavio Miglio", che oggi aprono l’area ai cittadini ospitando una festa lunga dieci giorni 

La festa di compleanno dell’associazione Ottavio Miglio è iniziata il 3 luglio a Limena (PD), in provincia di Padova. Per 10 giorni, l’area del Tavello -un’area naturalistica protetta riconosciuta come zona di protezione speciale (Zps)-, tra il fiume Brenta e il canale Brentella (che bagna la città di Padova), ospita il Porto Vecchio Festival -organizzazione insieme all’associazione Brentwood-.

Saranno dieci giorni si musica (“siamo un’associazione giovanile, la musica aggrega” ha spiegato il presidente uscente di Ottavio Miglio, Massimiliano Lazzarotto inaugurando la festa) che serviranno però ai cittadini di Limena, ma non solo, a scoprire e riconoscere un “paradiso” alle porte di casa.
Tra le attività realizzate -anche in collaborazione con il Canoa club di Padova-Limena, Legambiente Limena ed Ecomobility Center– ci sono infatti gite per scoprire il Brenta in canoa (“abbiamo scoperto aree raggiungibili solo via fiume”, ha spiegato Massimiliano) e visite guidate in Tavello, per vedere un patrimonio che Limena -e non solo- ha rischiato di perdere: secondo i progettisti del Grande raccordo anulare della città di Padova, infatti, l’area avrebbe dovuto essere tagliata dai viadotti autostradali.

“La nostra associazione è nata per la difesa della zona SIC e ZPS del Tavello” mi aveva scritto Massimiliano a fine marzo, per invitarmi a presentare “Salviamo il paesaggio!” in occasione della conferenza inaugurale del Porto Vecchio Festival, che hanno voluto dedicare proprio alla tutela del territorio, celebrando -oggi- la salvaguardia del Tavello, grazie al parere negativo espresso nel 2012 dalla commissione VIA del ministero dell’Ambiente che ha cancellato il passaggio del GRA. Tra le 31 osservazioni al progetto presentate a suo tempo dal Coordinamento No Gra Limena, ben 4 riguardavano l’area del Tavello. Nel documento elaborato invece da Legambiente Padova e Legambiente Limena si legge invece che “attraversando l’area del Tavello compresa tra Limena e Vigodarzere, il GRA altera irreparabilmente l’integrità di un’area strategica per la rete ecologica della Regione Veneto e della rete Natura 2000 trattandosi, peraltro, dell’area di pianura più importante per estensione e valore naturalistico della provincia di Padova”.

Scegliendo dal “dizionario per la difesa del territorio in 10 parole chiave” di “Salviamo il paesaggio!”, l’esempio dei giovani dell’Ottavio Miglio (il cui nome designa la distanza di Limena da Padova, e fa riferimento al tempo dei Romani) rimanda tanto a presidiare (portano persone al Tavello, per far sì che ne venga riconosciuto il “valore”) quanto a giustapporre, perché quella che avrebbe potuto diventare un’area interstiziale degradata, tra i piloni che sorreggono l’ennesima tangenziale, è invece uno (splendido) spazio d’aggregazione. Una terrazza sul Brenta, dove sedersi -rigorosamente su panche realizzate con materiali di riciclo, come i pallet- osservando il fiume passare al tramonto laddove una volta c’era il porto di Limena.   

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