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Diritti / Opinioni

La pandemia è la diagnosi dei “mali” della sanità. Non solo italiana

L'illustrazione è tratta dalla campagna di affissioni e mostra itinerante “Salute pubblica Bene comune” promossa da Smarketing, AIAP e Medicina Democratica. Per seguirla www.art32.it

L’idea universale scolpita negli articoli 3 e 32 della Costituzione è stata oggetto di una “contenzione” economica e di diritto. Covid-19 l’ha dimostrato. Come fare per restituire ai popoli i beni comuni in mano al mercato? Il dibattito è aperto

Tratto da Altreconomia 235 — Marzo 2021

La domanda-appello che sta alla base di questa riflessione e che vuole aprire un percorso articolato di contributi è molto semplice nella sua radicalità: può la sanità essere effettivamente uno dei protagonisti della restituzione dei beni comuni della salute, dell’educazione, del welfare all’ordine dei diritti umani e dei popoli, e non solo (o almeno non esclusivamente, aggressivamente, senza violazioni macroscopiche dei valori costituzionali) alle esigenze del mercato?

L’assenza di un piano aggiornato per affrontare una pandemia annunciata e la inadeguatezza del sistema sanitario nell’affrontare una emergenza particolarmente acuta e tragica proprio nelle Regioni più attrezzate per sostenerla, sono forse le uniche variabili su cui c’è stato accordo trasversale tra tutte le fonti informative e le istituzioni. Non era forse difficile un accordo che di fatto coincideva con una constatazione, fatta di morti in eccesso, di letti di terapie intensive insuffic

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