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Il Suq festival di Genova compie 25 anni: le sue voci in un libro

Il Porto Antico di Genova © Suq festival

Ogni estate, per due settimane, il Porto Antico di Genova diventa un teatrale bazar mediterraneo con artigianato e cucine dal mondo, spettacoli, concerti, incontri, dibattiti. L’appuntamento per l’edizione 2023 è dal 16 al 25 giugno

Tratto da Altreconomia 260 — Giugno 2023

La parola araba suq rimanda al bazar, al mercato mediterraneo dove si passa più tempo a contrattare che a comprare e vendere, dove si trovano spezie e cibi, e dove si può assistere a spettacoli di danza, teatro e musica. Nel 1999 Valentina Arcuri e Carla Peirolero, autrici e registe teatrali proveniente dal Teatro stabile di Genova e dal Teatro della tosse, hanno avuto l’idea di realizzare un festival di teatro sull’intercultura e l’hanno chiamato proprio “Suq festival” riqualificando prima la Loggia della mercanzia di piazza Banchi, nel centro storico, e poi dal 2004 nel Porto Antico, nella piazza delle Feste progettata da Renzo Piano.

Quest’anno, dal 16 al 25 giugno, si terrà la venticinquesima edizione di un laboratorio unico nel suo genere, una delle iniziative più prolifiche e durature sui temi dell’inclusione e dello scambio interculturale nel Nord Italia.

Nel libro “Le voci del Suq. Dal 1999 l’intercultura in scena”, pubblicato da Altreconomia, Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino, con Alberto Lasso e proprio Carla Peirolero, hanno deciso di raccogliere le testimonianze di chi ha fatto il “Suq festival” in questi anni in un dizionario. Tra i lemmi del libro ci sono parole contenitore come “cultura” ed “economia”, ma anche ricette e voci straniere come bahilawī si‘isī‘īti (“danza” in tigrino) o ndaje (“incontro” in wolof). Sono tante le persone che hanno attraversato il Suq in questi anni: la pluralità delle voci, delle professionalità, delle discipline è indispensabile per restituire una caratteristica di una manifestazione che non rompe solo i confini tra le culture, ma anche quelle tra le arti e le discipline, perché il meticciato e l’ibridazione sono la sua forza.

“Le voci del Suq” raccoglie gli interventi di Marco Aime, Luca Antonucci, Valentina Arcuri, Lucio Argano, Mohamed Ba, Alessandra Ballerini, Mayela Barragán Z., Enrico Campanati, Paola Caridi, Alessandro Cavalli, Jo Choneca, Enzo Costa, Andrea Cosulich, Giacomo D’Alessandro, Nando Dalla Chiesa, Maria Benicia de Jesus, Pippo Delbono, Andrea Di Stefano, Kossi Komla Ebri, Goffredo Fofi, Federica Fossa, don Andrea Gallo, Emanuela Guano, Amir Issaa, Miryam Kraus, Chef Kumalé, Lucy Ladikoff, Margherita Laera, Lia Larizza, Emilia Marasco, Kiros Menghistie, Nabil Nijem, Bintou Ouattara, Moni Ovadia, Maria Pace Ottieri, Roberto Rinaldi, Emanuela Scagno, Shi Yang Shi, Laura Parodi, Andrea Porcheddu, Andrea Sbarbaro, Eriomina Shahaj, Franca Speranza, Pietro Tarallo, padre Vitaly Tarasenko, Anahita Tcheraghali, Pietro Veronese, oltre a quelli dei curatori. Inoltre arricchiscono le parole di questo viaggio le foto di Luca Antonucci, Giovanna Cavallo, Sabrina Losso, Uliano Lucas, Alessio Ursida e Max Valle.

Il Suq è anche “un viaggio meraviglioso tra la gente di tutti i continenti”, come aveva scritto don Andrea Gallo, amico da sempre del festival. A lui e a Roberta Alloisio, che del Suq è stata colonna portante sin dai suoi inizi, è dedicato questo libro. Un festival sono anche gli spettacoli, i concerti, gli incontri e i dibattiti, spazio alle emozioni che hanno suscitato, alle intuizioni che hanno regalato, ai ricordi che restano impressi nella memoria.

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