Una voce indipendente su economia, stili di vita, ambiente, cultura
Altre Economie / Varie

Il sapone solidale

L’ultimo prodotto artigiano del laboratorio LaSaponaria nasce secondo la ricetta di Aleppo -a base di olio extra vergine di oliva e allora-. Si chiama "Syria", perché vuole richiamare l’attenzione sul dramma di milioni di rifugiati e aiutare -in parte- ad alleviarne il dolore: per ogni panetto acquistato, LaSaponaria ne donerà uno alla Fondazione Terre des Hommes, che assiste -anche con aiuti materiali- i migranti arrivati nel nostro Paese

Il sapone si chiama “Syria”, e sulla confezione c’è scritto welcome, benvenuti. È realizzato utilizzando olio extra vergine di oliva e alloro, nella tradizione di Aleppo, e oltre ad essere naturale è anche solidale. “Syria” lo realizza “con amore” il laboratorio artigianale LaSaponaria, della provincia di Urbino, che per ogni panetto venduto ne donerà uno alle famiglie in difficoltà arrivate -dalla Siria e da numerosi altri teatri di guerra, del Medio Oriente e dell’Africa- nel nostro Paese.
Quest’idea è resa possibile grazie a una collaborazione con la Fondazione Terre des Hommes, da sempre in prima linea per la difesa dei bambini in difficoltà.  

Terre des Hommes è da 4 anni attiva nel soccorso dei migranti che arrivano nel nostro Paese, in particolare bambini e famiglie con bambini, con il progetto Faro. Alle attività condotte in Sicilia in vari centri d’accoglienza, si è unita la distribuzione di beni di prima necessità a Ventimiglia e a Milano, dove continuano ad affluire centinaia di persone che non hanno più niente.

A queste famiglie vengono distribuiti dei kit di prima necessità per consentire loro di recuperare un minimo di benessere e dignità umana dopo l’esperienza traumatica della fuga e del viaggio. E tra i prodotti ricercati dall’organizzazione, come indumenti intimi, giochi, cibo e bevande, ci sono anche detergenti e cosmetici per grandi e piccini.

“Era l’occasione che cercavamo per fare la nostra parte -spiega Lucia Genangeli, fondatrice de LaSaponaria con il marito Luigi Panaroni. Per prima cosa subito deciso di donare alcuni nostri prodotti e parlandone con i ragazzi del nostro team e amici ci siamo resi conto che l’esigenza di ‘fare qualcosa’ non era solo nostra ma anche di tanti altri che però non sapevano come muoversi".

Dopo aver raccolto -da tutti i collaboratori della Saponaria e da amici- saponi e detergenti da inviare alla Fondazione, ma anche altri beni di prima necessità, e “visto il successo dell’iniziativa -continua Lucia- ci siamo anche chiesti se non fosse il caso di coinvolgere la nostra rete di amici, negozi e clienti per potenziare questo circolo virtuoso”.
 
Il sapone "Syria-l’Aleppo a modo nostro 100% solidale" nasce per rispondere a questa esigenza: è la versione del celebre sapone di Aleppo reinterpretata dal mastro saponiere de LaSaponaria per dare voce ad un Paese in difficoltà, mantenere alta l’attenzione su questa emergenza ed offre la possibilità a tutti, con un piccolo gesto di acquisto (oltre a fare un’ottima scelta per la propria pelle e l’ambiente) di aiutare nel concreto una famiglia siriana regalandole un piccolo momento di benessere ed umanità.

"Non potevamo stare fermi a guardare, e il sapone è la cosa che sappiamo fare meglio!" chiosa Lucia.

Il sapone Syria sarà disponibile dai primi di novembre sul sito www.lasaponaria.it e nei punti vendita de LaSaponaria aderenti all’iniziativa.


Foto di François Struzik per Terre des Hommes

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Altreconomia per non perderti le nostre inchieste, le novità editoriali e gli eventi.