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Altre Economie

Il futuro è nell’autoproduzione

L’idea di indipendenza energetica si traduce in un pannello fotovoltaico sul tetto di casa. L’esperienza in co-housing del Gas di Fidenza

Tratto da Altreconomia 136 — Marzo 2012

Il quartiere Europa di Fidenza (PR) potrebbe essere definito un quartiere “d’espansione”: case nuove, molto simili tra di loro. Ennesimo caso di sprawling cittadino, ospita però un esperimento interessante. Si tratta di Ecosol, un condominio solidale nato in seno allo storico gruppo di acquisto solidale della città. Ecosol è il progetto di un co-housing per una dozzina di famiglie, un edificio che però sia il più possibile autosufficiente dal punto di vista energetico, e quindi a emissioni zero.
“Da alcuni anni le famiglie del Gas avevano iniziato un percorso per arrivare a una ‘convivenza’ del genere -spiega Mauro Serventi, uno dei fondatori del Gas-. Abbiamo a lungo lavorato a una progettazione partecipata, e il risultato è l’edificio in costruzione (siamo al secondo piano). 15 appartamenti, uno dei quali sarà utilizzato per accogliere persone indirizzate dalla Ausl locale”.
Come tutti i co-housing, anche Ecosol prevede spazi e strutture comuni, dal salone con cucina alla lavanderia. Ma non solo: “Sistema Energia è una società che fa parte del Distretto di economia solidale di Parma -spiega Mauro-: le abbiamo affidato la progettazione degli impianti energetici e dell’efficienza della costruzione. Il cuore però saranno i sistemi di monitoraggio che ogni condomino avrà a disposizione, per ridurre al minimo gli sprechi di energia e lo scambio con la rete Enel”. Il tetto sarà costellato di pannelli solari, il riscaldamento sarà a pompa di calore, il ciclo dell’acqua sarà duale. Previsto anche un orto. Il condominio dovrebbe essere pronto entro la fine del 2012 (per seguire l’evoluzione del progetto www.ecosol-fidenza.it) ed è una delle storie raccontate nel libro “L’energia che ho in mente”, che da marzo arriva in libreria e nelle botteghe del commercio equo. La nuova edizione del manuale, ampliata e aggiornata rispetto alla prima, che risale al 2010, dedica un’ampia sezione al tema dell’autoproduzione energetica (vedi box).
Nella produzione elettrica “domestica” -si legge nel manuale- la tecnologia che spicca in assoluto è il solare fotovoltaico. Negli ultimi 5 anni sono stati installati in Italia poco meno di 300mila impianti fotovoltaici di potenza inferiore ai 20 kW, ovvero di piccoli impianti. Di questi oltre un terzo sono impianti di potenza fino a 3 kW, decisamente domestici. Siccome ci sono circa 15 milioni di edifici in Italia possiamo dire che l’1% circa di questi ha un impianto sul tetto. La straordinaria diffusione è stata permessa grazie a generose tariffe d’incentivazione. Tali tariffe sono state più volte riviste sino all’ultimo Decreto del 5 maggio 2011 che regola le tariffe sino al 2016. 
Anche sul fronte delle rinnovabili termiche si sono fatti molti passi avanti negli ultimi anni. Non è altrettanto facile quanto installare i pannelli sul tetto, ma il vantaggio economico ed ambientale è spesso maggiore. Per gli edifici nuovi, saranno presto in vigore degli obblighi nazionali, via via crescenti.
A partire dal 31 maggio 2012, i nuovi impianti di produzione di energia termica dovranno essere in grado coprire almeno il 50% del fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda tramite energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili. Inoltre, gli edifici dovranno ospitare impianti rinnovabili in grado di produrre una quota significativa dei consumi energetici per acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento (secondo la seguente tempistica: almeno il 20% se la richiesta del titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013; almeno il 35% se la richiesta del titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016; almeno il 50% se la richiesta del titolo edilizio è rilasciato dal 1° gennaio 2017).
Sono oramai innumerevoli gli installatori di pannelli fotovoltaici e impianti rinnovabili termici, non è difficile trovarne uno nella propria zona.
In qualche occasione, per garantire una guida, facilitare le pratiche e lo scambio di informazioni, avere accesso a tecnologie affidabili e solidali a costi controllati, avere il contatto di installatori collaudati, sono stati aperti dei Gas specializzati nell’acquisto di tecnologia per la produzione di energia da fonti rinnovabili nelle abitazioni. Qualcuno di loro ha messo in piedi una rete di installatori convenzionati che coprono aree territoriali più o meno ampie.
Uno dei Gas di più lunga esperienza e di successo è nato dall’associazione energoclub di Treviso (www.energoclub.org) che ha costituito un gruppo di acquisto fotovoltaico (Gaf) oggi organizzato a livello nazionale (www.soleinrete.org). Aderendo al gruppo di acquisto si viene facilitati nella selezione dell’installatore e nell’attendibilità del preventivo. Il Gaf fornisce anche una guida per individuare e selezionare il finanziamento bancario più conveniente per l’installazione dei pannelli a casa propria.
All’interno della rete nazionale gas stanno nascendo gruppi focalizzati sul tema energia e nodi locali specifici per il fotovoltaico (www.retegas.org). —

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