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Il fair trade fa rete

"Equogarantito” identifica la filiera e accompagna le botteghe verso la “Fair Trade Week” in programma a Milano nel 2015. Nuovi  progetti intrecciano l’economia solidale —

Tratto da Altreconomia 160 — Maggio 2014

La rivoluzione è alle porte. O, meglio, sulle porte delle botteghe del commercio equo e solidale d’Italia, che dalla prossima estate inizieranno a ospitare la vetrofania di “Equogarantito”. Dietro l’adesivo, un meccanismo nuovo e virtuoso: lo spiega così Alessandro Franceschini, presidente dell’Assemblea generale del commercio equo e solidale italiano (Agices), l’organizzazione che raggruppa la maggior parte delle realtà del fair trade nostrano (www.agices.org). “Un anno fa, nel maggio 2013 a Rio de Janeiro, in Brasile, l’Organizzazione mondiale del commercio equo e solidale -WFTO- ha stabilito i criteri mondiali secondo i quali un punto vendita può essere definito di fair trade. Nacque quindi l’esigenza di trovare un meccanismo di controllo di questi criteri. Da allora quindi WFTO ha cercato interlocutori per sperimentare questi strumenti. Noi italiani siamo stati i primi a raggiungere l’obiettivo di mettere in campo un metodo efficace. Per questo motivo, sarà Agices a rilasciare alle botteghe dei soci aderenti la vetrofania, che conterrà il logo WFTO e, appunto, la dicitura ‘Equogarantito’, in sostituzione della precedente espressione ‘Iscritto al registro Agices’. I punti vendita interessati sono oltre 230, e si tratta del primo esperimento al mondo, il che riconosce a livello internazionale il valore del ‘sistema’ Agices: i nostri criteri di controllo sono stati confrontati con quelli dell’organizzazione internazionale, e in alcuni casi si sono rivelati  addirittura più stringenti, ad esempio quando pretendiamo che le organizzazioni siano non profit.
Il risultato più importante, però, è che con questo ultimo tassello si completa la filiera di garanzia del commercio equo: dal produttore al punto vendita”.

La vetrofania (altre informazioni sul sito www.equogarantito.org) viene presentata all’assemblea annuale di Agices, a Trento, sabato 17 e domenica 18 maggio (vedi box). In quell’occasione, verrà presentato anche il consueto rapporto annuale, che analizza i dati economici (ma non solo) dei soci Agices: “La maggior parte dei numeri sono riferiti ai bilanci 2012, anche se alcuni soci -che chiudono il bilancio a giugno- hanno fornito dati al 2013 -spiega Franceschini-. Emerge un generalizzato calo dei fatturati, situazioni di perdita, e per la prima volta una diffusa erosione delle riserve. Un motivo in più per adottare il ‘piano di rilancio’ -un documento elaborato negli ultimi mesi che abbiamo chiamato ‘L’equo e solidale in movimento’-, che dovrebbe essere adottato in assemblea. Se così sarà, si vedranno subito dei cambiamenti: tra le iniziative, alleanze col mondo dell’economia solidale, la fusione con Assobotteghe, la spinta per una legge nazionale sul fair trade, una grande campagna di comunicazione”.

Con “Equogarantito” Agices apre un periodo di evoluzione che si completerà nel maggio 2015, con la Fair Trade Week, che si terrà a Milano dal 24 al 31 maggio 2015. L’occasione è l’assemblea di WFTO, indetta ogni due anni (nella foto accanto il passaggio di consegne a Rio, nel 2013).
La World Fair Trade Organization rappresenta oltre 450 soci, che operano in cira 70 Paesi in tutto il mondo. Ha una sede centrale in Olanda e 5 sedi regionali in Africa, Europa, America Latina, Nord America e Asia. Nata nel 1989, WFTO è l’unica rete mondiale i cui membri rappresentano l’intera filiera degli scambi commerciali, dalla produzione. A Milano saranno attesi oltre 300 delegati da ogni continente, 500 operatori del commercio equo, mille tra soci, volontari e operatori. Contestualmente all’assemblea WFTO si terranno quella 2015 di Agices e una serie di iniziative: una grande mostra mercato internazionale del fair trade, un “symposium” accademico in collaborazione con le università milanesi coordinate dal Politecnico, una sfilata di moda con abiti “equi”, cene con prodotti del fair trade, convegni e workshop.

“La Fair Trade Week -conclude Alessandro Franceschini- sarà un’opportunità fondamentale per dare visibilità al movimento equo e solidale italiano, alle sigle con cui le varie organizzazioni socie di Agices si presentano sul mercato, alle migliaia di volontari e lavoratori che ogni giorno si impegnano per uno sviluppo più solidale e sostenibile. Ci piacerebbe ridare centralità al tema della dignità dei lavoratori e del lavoro ad ogni latitudine. E allo stesso tempo puntiamo a proporre nuove risposte alle esigenze dei cittadini: anche in questo momento di contrazione dei consumi al dettaglio crediamo infatti che il fair trade possa essere una soluzione concreta ai bisogni di giustizia sociale e di creazione di economie più solidali che si leva da larghe fasce della popolazione italiana ed europea”. —

L’equo in movimento s’incontra a Trento
L’assemblea di Agices si terrà a Trento, il 17 e 18 maggio 2014. All’ordine del giorno dei 79 soci c’è l’approvazione del bilancio 2013, la votazione del documento “L’equo in movimento” (cui accenniamo in queste pagine), la presentazione di “Equo Garantito” e aggiornamenti sulla Fair Trade Week del 2015. Il 16 maggio è invece convocato il “Tavolo importatori”, che riunisce le centrali d’importazione italiane, per un confronto sull’armonizzazione delle politiche commerciali e la condivisione di criteri inerenti i produttori “solidali” italiani.

Zucchero amaro dalle Filippine
Romeo Robles Capalla, 65 anni, presidente dell’organizzazione Panay Fair Trade Center (PFTC) nelle Filippine, è stato assassinato il 15 marzo 2014. PFTC produce zucchero (Mascobado) e banane, ed è attiva a fianco di piccoli contadini e braccianti. In Italia lavora con Altromercato. Dopo l‘assassinio il mulino di lavorazione dello zucchero e un camion sono stati incendiati. Alla morte di Romeo (ancora senza giustizia) e alle gravi difficoltà di chi tutela i diritti nelle Filippine è dedicato un approfondimento curato da Giorgio Dal Fiume sul rapporto 2014 di Agices.

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