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Diritti / Opinioni

Le proteste degli studenti e la sfida per una scuola migliore

Le manifestazioni studentesche sono come acqua nel deserto. Creatività etica e politica che rivendica spazi, diritti e futuro. E che non si accontenta del baratto “conoscenze” contro “competenze”. Chi vuole un’altra economia non può tenersene lontano

Tratto da Altreconomia 198 — Novembre 2017

“Ci vogliono ignoranti, ci avranno ribelli”. Così diceva un cartello delle recenti manifestazioni studentesche risorte in tutta Italia contro la truffa della cosiddetta “alternanza scuola-lavoro” e contro la politica governativa su scuola, università e occupazione. Sono manifestazioni lucide e feconde per il risveglio della vita pubblica in un Paese che avrà pure un suo immaginario collettivo ma stenta ad avere una coscienza condivisa, forte e desta. Le lotte e le aspirazioni dei giovani sono come acqua nel deserto di una società inaridita dall’individualismo e dal cinismo. Da chi ha potere, e più in generale da una larga parte degli adulti, viene solo una reazione di fastidio, con l’immancabile liquidazione del dissenso dei giovani, ogni volta automaticamente identificato con il 1968 (come se oggi fosse lo stesso). Con un “68” che viene ritenuto un male per definizione senza neppure conoscerlo.

Chi vuole un’altra economia e si impegna per questo fine n

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