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Ambiente

I Gas contro la Tangenziale Est esterna di Milano

Sabato 24 marzo la Retina dei gruppi d’acquisto solidali della Brianza aiuterà Franco Viganò al lavoro nei campi. E il modo che hanno scelto per manifestare la propria contrarietà contro la grande opera da 2 miliardi i cui lavori potrebbero partire entro fine mese, cancellando per sempre (anche) i terreni agricoli del progetto di filiera corta "Spiga&madia" (vedi Ae 127)

“L’apertura dei cantieri necessari per realizzare la Tangenziale Est esterna di Milano è, ormai, imminente dal momento che avverrà a partire dall’ultima settimana di marzo, si svilupperà dal campo-base approntato lungo la Rivoltana e verrà, inizialmente, finanziata da un prestito-ponte di 120 milioni di euro”.
Lo ha annunciato, con un comunicato stampa diffuso martedì 6 marzo, Tangenziale Esterna SpA. I cantieri verranno aperti, dunque, nonostante manchino all’appello oltre l’80% delle risorse necessarie per completare l’opera. Il conto, infatti, ammonta a quasi due miliardi gli investimenti complessivi previsti per la realizzazione dell’opera.
 
Non c’è una data certa per la chiusura dell’accordo con le banche, che saranno le grandi finanziatrici dell’opera, ma Tem spa ha deciso di dare comunque il via al primo lotto dei lavori. Ciò significa che la realizzazione dell’opera parte, che non è certo che i lavori arrivino a compimento, mentre l’unica certezza -vista anche la localizzazione scelta per il primo campo base- è che la Tangenziale Est esterna rischia di cancellare il progetto “Spiga & madia”: la rotonda che collegherà la Tangenziale all’A4 sorgerà, infatti, sui terreni agricoli dove 600 famiglie dei gruppi di acquisto solidali della Brianza coltivano da anni il grano per il loro pane. Un progetto di “filiera corta”, realizzato su un terreno convertito all’agricoltura biologica dalla sapienza contadina e con il sostegno dell’economia solidale brianzola, nella Provincia più cementificata d’Italia.

"Chi semina strade, raccoglie traffico"
è lo slogan scelto per promuovere l’assemblea generale dei movimento No Tem, che domenica 18 marzo ha riunito centinaia di persone al Presidio permanente Martesana di Pessano con Bornago.
Il prossimo 24 marzo 2012, invece,  i Gas aderenti a “Spiga & madia” si danno appuntamento a Caponago, per aiutare nella propria attività Franco Viganò, l’agricoltore che lavora il terreno per conto dei gruppi d’acquisto.
"Ancora una volta -scrive la Retina in un comunicato- facciamo appello alle istituzioni coinvolte (Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza e i Comuni interessati dall’opera) affinché non barattino presunte esigenze di mobilità con il diritto delle comunità alla sovranità alimentare"www.altreconomia.it/site/fr_rivista_detail.php.

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