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Ambiente

Finanziamento a fondo perduto per la TEEM: il regalo di Lupi e Letta

Il "Decreto del fare" garantisce risorse pubbliche per una delle tre autostrade dell’Expo, la Tagenziale Est esterna di Milano. Intanto -come abbiamo raccontato su Ae 150– si apre il processo che vede coinvolta l’azionista Serravalle (e Filippo Penati). E a luglio parliamo di altri due tasselli del sistema autostradale lombardo: Broni-Mortara e Cremona-Mantova

Il "Decreto del fare" tanto per fare ha sbloccato 3 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture. E leggendo il testo del provvedimento, pubblicato il 21 giugno in Gazzetta ufficiale, si apprende che tra le opere cui verrà garantito un contributo pubblico c’è anche la Tangenziale Est esterna di Milano (TEEM), secondo alcuni un’opera strategica da inaugurare prima dell’Expo 2015, per molti una infrastruttura inutile che andrà a occupare terreni agricoli tra Melegnano ed Agrate Brianza, all’interno del Parco agricolo Sud Milano.

Quel che è certo, è che la realizzazione della TEEM avrebbe dovuto avvenire in regime di project financing, senza alcun ricorso a finanziamenti pubblici a fondo perduto: i soci del concessionario avrebbero dovuto "conquistare" le risorse sul mercato, a fronte della bontà del progetto. Poi avrebbero avuto 50 anni per "ripagare" l’investimento (tanto dura la concessione) grazie ai flussi di traffico.

Evidentemente, i numeri non tornano: i lavori procedono a rilento (poco meno del 5 per cento al 31 marzo 2013, secondo il report trimestrale di Impregilo, una delle imprese attive sui cantieri), le banche non "ci credono" e i soci non hanno capacità di aumentare la propria esposizione. Ecco che il ministero delle Infrastrutture, guidato dal lombardo Maurizio Lupi, corre in soccorso della TEEM, con un intervento che comporta anche la revisione della convenzione (lo specifica l’articolo 18 comma 2 del decreto verrà approvata entro trenta giorni).

Legambiente Lombardia, che lo scorso anno promosse una spending review per il mastodontico piano autostradale lombardo, ed oggi è tra i promotori dell’iniziativa Mobilità nuova, è intervenuta con un comunicato stampa in cui (col)lega gli incentivi autostradali a possibili investimenti sul trasporto ferroviario pendolare: “Ancora una volta la favoletta che ci hanno raccontato in questi anni per farci credere che le tante autostrade progettate durante “l’era formigoniana” sarebbero state realizzate solo con i soldi dei privati si è rivelata quella che è: una favola appunto, e a pagare saremo sempre noi cittadini”. Questo il commento di Legambiente alla notizia che nel “decreto del fare” varato dal Governo ci sono 350 milioni di euro stanziati come fondo per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna Milanese. “Il Governo corre in soccorso dell’ennesima autostrada inutile che si vorrebbe realizzare in Lombardia – prosegue Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia – stanziando 350 milioni che andranno direttamente agli azionisti privati di TEM, perché l’azionista pubblico: Serravalle, passata dal 32 al 20% delle azioni, ha perso il controllo due mesi fa. La Serravalle, quindi, si trova oggi grazie a questo provvedimento ancora più in difficoltà per realizzare la sua vendita. I cantieri della TEM non sono ancora partiti a pieno regime e questa nuova autostrada ha già bisogno di un importante finanziamento pubblico; con gli stessi soldi invece il Governo avrebbe potuto acquistare 70 nuovi treni per pendolari, affrontando così il vero problema della mobilità lombarda”.

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