Editori e conviviali – Ae 90
L’editoria creativa casalinga di Fabio e Lella, scappati da Milano nelle Marche per far nascere Troglodita Tribe La vista dalla finestra è essenziale, quasi feroce. Pietre e alberi radi sulla costa della collina e poco più in là il presepe…
L’editoria creativa casalinga di Fabio e Lella, scappati da Milano nelle Marche per far nascere Troglodita Tribe
La vista dalla finestra è essenziale, quasi feroce. Pietre e alberi radi sulla costa della collina e poco più in là il presepe del paese di Serrapetrona (Mc), interno delle Marche. Sul tavolo, nella piccola aia davanti a casa c’è una scritta colorata: “Riducete all’essenziale senza rinunciare alla poesia”. È il progetto di Fabio e Lella, inventori di libri e di stili di vita. Si firmano Troglodita Tribe S.p.A.f. (Società per Azioni felici), nome collettivo -mutuato dal film di Jeunet e Caro “Delicatessen”- che designa un editore anomalo e sorprendente. Un bel giorno Fabio e Lella (sotto, nella caricatura), milanesi atipici tra i 40 e i 50, “si sono dati guariti”, per usare la loro stessa espressione, licenziandosi dai rispettivi lavori, lui impiegato in una ditta informatica, lei grafica. E hanno optato per “una magnifica economia conviviale di sussistenza ad alto livello”, fatta di “baratto, mutuo appoggio, libri, creazioni artistiche, campi semicoltivati e letteratura conviviale”. E per un’assoluta semplicità. “Tutto nasce -racconta Fabio- dall’incontro tra noi due e dal nostro primo libro sull’economia conviviale, Uso libero e libero uso. Barattare, regalare, condividere, ospitare: nuove ricchezze per diversi stili di vita, pubblicato nel 1997 da Fce, minuscola casa editrice milanese”. E mentre dall’eco del libro nascono piccoli eventi casalinghi (la “cena del dono”, ad esempio, in cui la porta di casa è aperta a chiunque porti da mangiare e qualcosa in regalo), l’attività editoriale continua: titoli del tenore di Scrivere non è una cosa seria, sempre Fce, Cucina verde vivace vegetariana (Macroedizioni), e, per Positive press, Lavori socialmente spiritosi e Piccole follie per anime gentili. Manuale per difendersi dalla normalità.
Prima fuga da Milano, a Vigevano. I neo Trogloditi si ritrovano con un grande patrimonio di idee e parole e scoprono che la gente butta via una quantità di libri, di carta meravigliosa e di oggetti. Dal cassonetto prende così forma l’idea dell’”editoria creativa casalinga”. Il primo titolo è programmatico: L’insostenibile tenerezza della spazzatura: germogli di post-ambientalismo. Niente tipografia. Semplicemente fotocopie e bordi cuciti
a mano. Ma ciascun libro è una piccola opera d’arte, cesellata con cura orafa da materiali poveri: autodidatti e sperimentatori, Fabio è il copy di casa, Lella la fata con le forbici e la colla. Usano la carta da parati, il fragile involucro delle arance, un bottone, 10 vecchie lire. Ogni scarto diventa materiale librario. Nel frattempo si avvera un sogno. Quello in cui entriamo ora, togliendoci le scarpe: “Abbiamo ossessionato i nostri amici finché 5 anni fa è arrivata l’occasione di un rustico da ristrutturare: 5 mila euro, perché il proprietario se ne vuole disfare”. È dura. Solo due muratori albanesi accettano la sfida di lavorare su quella crepa strutturale. Fabio e Lella dormono prima in macchina, poi in una porcilaia di 8 metri quadrati senz’acqua ed elettricità, si lavano dagli amici, diventano irsuti e selvatici quanto basta per mettere paura agli anziani della frazione di San Venanzo. “Abbiamo ristrutturato tegola per tegola”, dicono. Ora la casa è sobria ma accogliente, calda di camino e legna.
E qui nascono decine di titoli, da Ozio estremo a La poesia delle mani. Temi dei libri in apparenza anarchici, ma uniti da coerenze forti come un filo di refe.
La riflessione sulla scrittura ad esempio. Postwriting, un libro per chi ricerca illuminazioni extrasintattiche, Scrivereliberazione, un trattato disinvolto per scrittori scriteriati, La ballata dei libri inutili, antologia delle follie editoriali.
E molti altri. Anche il cibo è tema ricorrente, da Le insolite minestre a Etica ed estetica vegan, e pure i consumi: Gruppi di non acquisto è un manifesto ironico contro la triade “produci-consuma-crepa” e un certo consumismo alternativo. Nei libri di Fabio e Lella vive una fantasia mite, giocosa e sovversiva che ha preso il potere, declinando in testi affatto consapevoli saggi atipici, favole neohippie e pregiate opere
di poesia, come l’Alberario immaginario, l’equivalente botanico del bestiario di Borges. Merita un’occhiata il laboratorio, incorporato nella stanza da letto, un tavolo ingombro di taglierini, rocchetti, ritagli, coccoina. E coriandoli di mille diverse carte. Se solo si aprisse la finestra al vento. L’editoria casalinga non entra in libreria ma punta su fiere e mercatini, da Eco&Equo alla Fiera degli scrittori anonimi, da Libriamoci di Matelica (Mc) a Carta Canta di Civitanova Marche.
Il reddito dei Trogloditi, che per il fisco svolgono un’attività artistica, giustifica il richiamo all’essenzialità. La media delle entrate mensili spesso non supera i 500-600 euro al mese, oltre a qualche euro dai diritti dei vecchi libri.
L’economia domestica? È informale, essenziale, vegan. “L’orto fornisce le verdure di stagione. Niente carne, pesce, formaggi, uova. Compriamo sale, zucchero di canna, cereali, farina. Stiamo diventando dei bravi raccoglitori. Noci, castagne, erbe, per le tisane e per le insalate”. La decrescita qui è di casa come la neve d’inverno e l’orzo nella zuppa. C’è il computer ma non internet: “Si va una volta ogni tanto alla biblioteca e, per non sprecare benzina, quella volta si fa la spesa e si visitano gli amici”.
Il vento bussa alla porta mentre la pentola bolle in cucina. “In compenso siamo ricchissimi di tempo -spiega Lella- servendo cereali e legumi a tavola.
Non abbiamo orari, ritmi di lavoro, regole fisse”. “Facciamo ogni giorno qualcosa che ci piace -aggiunge Fabio- e quando hai questa libertà non la scambi con niente. Questi libri siamo noi”.
Libri fatti in casa
L’autoproduzione del libro investe ogni fase del lavoro. La scrittura, il taglio e la rilegatura, la manipolazione e l’inserimento di oggetti, la distribuzione che non prevede libreria o edicola, ma scambio e baratto. Caratteristiche base: i testi e qualche volta le immagini vengono fotocopiate, ma l’oggetto libro incorpora sempre qualche tocco manuale. Tirature limitate, anche su ordinazione, esemplari mai uno uguale all’altro, con piccoli diversi particolari, dall’involucro (basti pensare alla collana “Al fuoco”, che sta in una scatola di fiammiferi), alla copertina, alle illustrazioni interne, che cambiano spesso nel tempo: non è detto infatti che fatto il primo libro ci sia l’identica carta per farne un altro. Prezzi dall’offerta libera, ai 3 euro dei “Libri da taschino”, fino ai 100 euro dei “Superbi per amatori”, secondo il formato, i materiali e il pregio.
In catalogo dai “libroidi mutanti” a “fatti i libri tuoi”
Il “catalogo” di Troglodita Tribe conta ormai una quindicina di collane e una settantina di titoli. Dai “Libroidi mutanti”, come La mia ragazza è strana, dedicato a tutte le ragazze anomale e arricchito con manipolazioni sartoriali, ai “Libelli ribelli”, tra cui Economia alternativa, in vendita a 10 euro o barattabile con cibo vegan. E poi i “Mail book”, ovviamente formato cartolina, i pieghevoli “Libri da taschino”, gli imperdibili “Fantamanuali”, tra i quali il Manuale di cucina virtuale demenziale, fino al classico dei classici, Fatti i libri tuoi (sopra la copertina), il manifesto dell’editoria creativa casalinga.
Per conoscere e ricevere i libri di Fabio e Lella, scrivere a Troglodita Tribe S.p.A.f. (Società per Azioni felici), Castel San Venanzo 33 bis, 62020 Serrapetrona (Mc), e-mail (consultata saltuariamente) troglotribe@libero.it, cell.: 339/76.78.553.