Approvata la “Carta dei Principi per un’Altra Economia”
Redistribuzione delle risorse, solidarietà, eco-compatibilità, garanzie per il consumatore. Sono questi i principi su cui si basa la “”Carta dei Principi per un'Altra Economia” approvata dal comune di Roma in collaborazione con le organizzazioni della società civile che impegnate nella costruzione un’economia di giustizia.
La Carta definisce l’altra economia come “diversa e alternativa a quella oggi dominante”, un’economia che comprende tutte le attività economiche che non perseguono le finalità del sistema economico di natura capitalistica e di ispirazione liberista o neo liberista. In particolare sono da essa rifiutati gli obiettivi di crescita, di sviluppo e di espansione illimitati, il perseguimento del profitto ad ogni costo, l’utilizzazione delle persone da parte dei meccanismi economici e nel solo interesse di altre persone, il mancato rispetto dei diritti umani, della natura e delle sue esigenze di riproduzione delle risorse”. Le “imprese” già esistenti (che, “costituite in forme già note o di nuova concezione, si pongono in atteggiamento cooperativo e solidale tra loro”) “sono orientate alla creazione di lavoro qualificato ed equamente retribuito, perseguono il miglioramento della qualità dei prodotti secondo criteri di eco-compatibilità. Tutto il maggior valore creato, in quanto contributo delle capacità umane usate nelle produzioni e nei servizi, viene reinvestito nelle attività di economia alternativa”. Tra le esperienze considerate “come degli embrioni del sistema alternativo”, la Carta cita commercio equo, esperienze di finanza ed assicurazione etica e di microcredito, gruppi di acquisto solidali, gruppi che praticano i bilanci di giustizia, altre forme organizzate di consumo critico, turismo responsabile, esperienze di riuso e riciclo di materiali e risorse, attività di ricerca e applicazione di energie rinnovabili, agricoltura biologica.Il testo completo della carta su: c