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Le bolle bolognesi alla festa di Emilia Sur Lì
Le due cantine dell’itinerario urbano nel nostro libro “L’Italia di vino in vino” partecipano il prossimo 2 giugno alla festa di Emilia Sur Lì. A Coviolo (RE) un’occasione per conoscere tutte le cantine emiliane che fanno vino naturale rifermentato in bottiglia
L’ultima tappa dell’itinerario bolognese nel libro “L’Italia di vino in vino” s’arrampica sui colli. Ai lettori suggeriamo due i possibili itinerari, entrambi a portata di pedale dalla città delle Due torri: a Monte Sole c’è l’azienda agricola Al di Là del fiume, a Monteveglio la cantina Gradizzolo. Volendo, entrambe le cantine sono avvicinabili in treno (si scende a Marzabotto, lungo la linea per Porretta Terme, per raggiungere Al di Là del fiume, a Bazzano, sulla linea per Vignola).
Al di Là del fiume e Gradizzolo fanno parte della rete Emilia Sur Lì, un’associazione di promozione sociale che riunisce 27 produttori il cui oviettivo è far conoscere a un pubblico ampio cosa c’è dietro a una bottiglia di vino rifermentato in bottiglia, perché un Lambrusco non è un Prosecco, e spiegare come questo metodo – che è figlio del territorio – garantisca la produzione di vini che possono avere una importante evoluzione in bottiglia.
Tra le etichette delle due aziende, così, ci sono due “bolle” bianche, il Birichén e il Bersòt, entrambi ottenuti dalla vinificazione in purezza di grechetto gentile dei colli bolognesi, o Pignoletto, rifermentato grazie al mosto aziendale e lieviti autoctoni.
La festa del 2 giugno
Domenica 2 giugno i vini di Al di Là del fiume e Gradizzolo saranno tra i banchi d’assaggio alla quarta edizione della festa di “Emilia Sur Lì”, la festa del vino emiliano rifermentato in bottiglia. La giornata si tiene presso l’agriturismo Antico Podere Emilia, in via Darwin a Coviolo di Reggio Emilia. La festa inizierà alle 11, e andrà avanti fino alle 19 (ingresso 10 euro, più 5 di cauzione per il bicchiere).
La giornata di domenica è aperta a tutti, mentre l’associazione Emilia Sur Lì no: ne possono far parte solo i vignaioli, cioè a coloro che seguono all’interno di un’azienda tutto il processo produttivo, spesso fino alla distribuzione. Le aziende, inoltre, sono tutte biologiche o biodinamiche, e in cantina sviluppano le fermentazioni usando solo lieviti indigeni e i mosti delle proprie uve, senza filtrazioni né chiarificazioni del vino.
A Coviolo, allo stesso indirizzo dell’Antico Podere Emilia, ha sede una delle cantine associate: è Podere Cipolla, l’azienda di Denny Bini, che ospiterà nei propri locali anche alcuni dei cinque laboratori in programma (tutti su prenotazione, e con un numero di posti limitato). Laboratori che spaziano da una verticale di barbera, a partire dal 1998, condotta da Camillo Donati, alle vecchie annate di Lambrusco, passando per la barbera in bolle, i vini da agricoltura biodinamica e un viaggio nelle valli piacentine, da Est e Ovest. Quelli dedicati alle “vecchie bolle”, in particolare, hanno l’obiettivo di sfatare un mito: che il vino emiliano sia un vino da prezzo e da bere giovane. Provare per credere.
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