Economia / Attualità
Cento ricercatori da tutta Europa per ripensare il capitalismo
Per l’edizione 2019 del “Feltrinelli Camp”, la fondazione milanese chiama a raccolta ricercatori, professionisti e policy makers con meno di 38 anni per ripensare nuovi modelli di sviluppo economico. Il bando scade il 24 febbraio
Reclutare i pensatori più lucidi, i portatori delle idee più innovative e radicali per misurarsi con un obiettivo ambizioso quanto necessario: ripensare il capitalismo così come lo conosciamo oggi. La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli chiama a raccolta cento giovani ricercatori, professionisti e policy makers da tutta Europa per ripensare nuovi modelli di sviluppo economico. L’appuntamento a Milano, il 15 e 16 marzo, per la seconda edizione del “FeltrinelliCamp”, un momento di riflessione e dibattito pubblico attorno ai temi dell’economia, dello sviluppo e della sostenibilità.
“Rethinking Capitalism” è il titolo scelto dagli organizzatori del “FeltrinelliCamp”. Un progetto di riflessione e analisi che prende spunto dalle grandi vicende politiche degli ultimi anni: dalla Brexit all’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. “Eventi che testimoniano una profonda crisi che non è solo economica, ma anche culturale, sociale e, in alcuni contesti, una vera e propria emergenza democratica –spiega Andrea Califano, ricercatore dell’area Globalizzazione e sostenibilità di Fondazione Feltrinelli, il centro di ricerca milanese promotore del “FeltrinelliCamp”-. Una crisi che non è congiunturale, ma strutturale: insita all’interno del sistema economico globale. Per questo motivo non è sufficiente riflettere su cosa è andato storto, ma occorre capire le ragioni interne al sistema stesso che hanno causato questa crisi”.
La call internazionale è aperta fino al 24 febbraio 2019: i giovani partecipanti (under 38) saranno chiamati a dare il loro contributo scientifico e di visione alla discussione sul sistema economico globale, la sua trasformazione e le possibili prospettive di sviluppo, così come sui bisogni socio-economici emergenti e sul cambiamento delle dinamiche di produzione e distribuzione di valore. Le due giornate prevedono l’alternanza tra momenti pubblici (con l’organizzazione di quattro conferenze aperte alla cittadinanza) e momenti a porte chiuse, in cui si svolgeranno dieci tavoli di lavoro, dedicati ciascuno a un tema specifico.
Il “FeltrinelliCamp 2019”, analogamente alla scorsa edizione dedicata alle trasformazioni urbane, si articola a cavallo tra teoria e prassi. Un’iniziativa incardinata attorno a quattro assi portanti: la ricerca di alternative al sistema economico attuale; il ruolo dello Stato; il ruolo dell’ambiente; il tema delle diseguaglianze. “Un ulteriore aspetto su cui ci andremo a concentrare sono le economie comunitarie -spiega Andrea Califano-. L’obiettivo è quello di raccontare le attività economiche e sociali che possono essere promosse in risposta a questa crisi e quali sono le loro potenzialità”.
La seconda edizione del “FeltrinelliCamp” rappresenta una delle articolazioni di un percorso di ricerca avviato nella seconda metà del 2018 all’interno della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e con il ciclo di incontri “There is (NO) alternative”, con quattro diversi momenti di disseminazione pubblica, nell’ambito della “Stagione Capitale 2018/2019”, che segna i confini entro cui si svolge l’attività di ricerca della Fondazione per l’anno in corso. “Non si tratta di auspicare il migliore dei mondi possibili -commentava Massimiliano Tarantino, Segretario Generale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in occasione, a settembre, dell’inaugurazione del palinsesto di iniziative Stagione Capitale – ma di assumere responsabilmente le domande che questa crisi ci consegna e di pensare soluzioni e percorsi condivisi per il suo superamento. Prima che sia troppo tardi”.
© riproduzione riservata