Le mafie agiscono come imprese e come banche. Attraverso specifiche attività di corruzione e di riciclaggio di denaro sporco, le cosche investono e prestano denaro, sia in Italia che all’estero, mirando ad appropriarsi e a controllare settori importanti del sistema economico. Tra i vari indicatori di questo trend, possiamo considerare i dati dell’ultimo Rapporto dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia, pubblicato a luglio 2016. Nel 2015 sono state più di 82 mila le operazioni finanziarie sospette a testimonianza di come “le interrelazioni fra criminalità e affari sono sempre più strette e organiche” secondo il direttore dell’ufficio, Claudio Clemente. Il maggior numero di operazioni sospette -16.892, il 20,5% del totale- è stato registrato in Lombardia, dove la presenza mafiosa è ormai radicata da diversi anni, come sostiene anche dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo nelle sue ultime relazioni annuali, e come attestano alcuni recenti studi accademic