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“Non ci faremo intimidire”: intervista al sindaco di Follonica
Eleonora Baldi è il primo sindaco donna di Follonica (Grosseto). Nei primi giorni di agosto, Eleonora Baldi è stata protagonista di un episodio inquietante: una lettera intimidatoria è stata recapitata a lei e al segretario generale del Comune.
Firenze, 22 agosto 2011
"NON CI FAREMO INTIMIDIRE. LA LEGALITA’ E’ UN BALUARDO”. INTERVISTA A ELEONORA BALDI, SINDACO DI FOLLONICA.
Eleonora Baldi è il primo sindaco donna di Follonica (Grosseto), importante centro turistico della Toscana. Sessantanni, sposata, due figlie, svolge la professione di agente di viaggio. E’ stata amministratore del Comune di Follonica dal 1995 al 2002, ricoprendo la carica di vicesindaco. Candidata dal centro sinistra, è stata eletta sindaco per la prima volta il 22 giugno 2009.
Nei primi giorni di agosto, Eleonora Baldi è stata protagonista di un episodio inquietante: una lettera intimidatoria è stata recapitata a lei e al segretario generale del Comune. La notizia è stata resa pubblica il 10 agosto. La missiva anonima è arrivata in municipio in una busta bianca, con il timbro postale di Pisa. Nella lettera si legge: “Farai la stessa fine del sindaco di Pollica, un proiettile è per te e uno per il segretario. Cerca di studiarti la legge”. La busta non conteneva proiettili ma un riferimento alla vicenda del sindaco di Pollica (Salerno), Angelo Vassallo, ucciso il 6 settembre 2010.
Avviso Pubblico ha intervistato il Sindaco di Follonica, il cui Comune aderisce all’Associazione, per approfondire la vicenda e per esprimere la solidarietà e il sostegno di tutta la rete nazionale degli enti locali antimafia.
È possibile immaginare il contesto nel quale si inserisce questa lettera?
La contestualità nella quale si inserisce questa lettera la trovo nelle iniziative a tutela della legalità tenute da questa amministrazione rispetto a vari temi. Legalità è stata fin da subito un baluardo dell’attuale giunta che è entrata nelle vicende legate ai villaggi turistici di Pratoranieri e in altre realtà come quelle del nuovo ippodromo. Recentemente, abbiamo confiscato un villaggio per questioni urbanistiche e per un’altra struttura sono state avviate le procedure di contenzioso.
Secondo lei, cosa volevano comunicarle con quella frase: “Studiati la legge”?
Quella frase è l’elemento dubbio della vicenda. Non siamo riusciti ancora a capire l’attinenza e la logicità di questa citazione. Sono, comunque, parole inquietanti.
Che tipo di provvedimenti intende adottare dopo questa vicenda?
Dopo aver sporto denuncia contro ignoti, mi sono rivolta a un avvocato di Roma in modo che se dovesse essere individuato e processato il colpevole sono pronta a costituirmi parte civile e a chiedere i danni. Per il resto rinnovo la mia apertura al dialogo. Posso assicurare che non ci faremo intimidire e che la giunta continuerà su questa strada, con la nostra azione a tutto campo sul fronte della legalità.
Ha ricevuto solidarietà dalla popolazione, dalle istituzioni e da altre realtà?
Ho ricevuto solidarietà da parte delle istituzioni sia a livello regionale che nazionale ma anche da parte di tantissime persone. Il messaggio inatteso è stato quello di Dario Vassallo, fratello di Angelo, che mi ha espresso la sua vicinanza.
L’Ufficio Stampa
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