Interni
I fantasmi di Rosarno
Case fatiscenti e lavoro nero. Viaggio tra i migranti stagionali nella piana di Gioia Tauro. A un anno dalla rivolta, le promesse di Maroni sono un miraggio.
In allegato, il pdf del reportage pubblicato sul numero di gennaio di Altreconomia
Il passo è svelto. A metà pomeriggio piove, e quello che cammina veloce lungo la strada provinciale è un migrante. Un’altra giornata no per chi cerca un posto al sole nella piana di Gioia Tauro, in Calabria, ormai incrocio di disperazione e crisi. “Sono arrivato ieri -racconta in un italiano ancora precario-. Vengo dal Burkina Faso, sto alloggiando da alcuni amici, ma non ho trovato lavoro. Tu ne hai da offrirmi?”.
Di migranti ne incrociamo più di 50, ma nei dintorni sono già 700. Con gli agrumi da raccogliere sulle piante, sono tornati in queste campagne, da sempre terra di sfruttamento e miseria.
[continua nel pdf]