Economia
La diga della discordia
Continua il conflitto tra le comunità indigene del Quiché, in Guatemala, e la multinazionale italiana Enel Green Power, che sta realizzando la centrale idroelettrica di Paolo Viejo. Inviati delle comunità saranno presenti a Marsiglia, dal 14 al 17 marzo prossimi, in occasione del Forum alternativo mondiale dell’acqua
"Denunciamo la mancanza di volontà dell’impresa italiana Enel a riconoscere i nostri diritti nel processo di dialogo” scrivono il 27 dicembre 2011 le autorità ancestrali e i leader comunitari della comunità indigene di Cotzal, in Guatemala. Il giorno prima avevano assistito al nono incontro con Enel Green Power, che a Cotzal, dipartimento di El Quiché, sta costruendo la centrale idroelettrica di Palo Viejo. Un “impianto -scrivevamo su Ae 118– che avrà una capacità complessiva di 84 megawatt e sfrutterà il flusso d’acqua del fiume Cotzal e di tre suoi affluenti, e costerà circa 185 milioni di euro”.
I lavori dovrebbero terminare a fine marzo 2012: il dialogo, in cui le comunità sono accompagnate da Álvaro Ramazzini, vescovo della diocesi di San Marcos, inizia nel maggio del 2011, dopo che per mesi le comunità hanno bloccato la circolazione dei mezzi di trasporto di Enel. Le comunità, consapevoli di non poter bloccare i lavori, chiedono almeno di poter amministrare il 20% della “ricchezza che produrranno le nostre montagne, boschi e fiumi”.