Partendo dalla fotografia numerica della situazione e spaziando su questioni squisitamente giuridiche, questo Rapporto propone un’articolata riflessione sull’utilizzo dello strumento preventivo nelle varie fasi politiche del nostro Paese, analizza le relazioni tra presenze mafiose, malamministrazione e corruzione, offre un’indagine sui duplici e triplici scioglimenti e mette a confronto due interlocutori privilegiati, sostenitori di posizioni opposte, opportunamente argomentate.
Gli autori giungono alla conclusione che il meccanismo dello scioglimento presenta diverse criticità e deve essere migliorato in vari aspetti per poter diventare ancora più efficace nella battaglia contro le mafie.
A cura di Simona Melorio con i contributi di:
Luca Fiordelmondo è collaboratore dell’Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico. Dopo la laurea in scienze politiche all’Università degli studi di Roma La Sapienza, ha conseguito il master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione presso l’Università di Pisa.
Marco Magri è professore di diritto amministrativo presso l’Università di Ferrara. Tra i suoi principali temi di ricerca, vi sono: il principio di legalità costituzionale della P.a., il concetto di interesse legittimo ed il sistema italiano di giustizia amministrativa, il rapporto di lavoro pubblico, lo scioglimento dei consigli degli enti locali per condizionamento o infiltrazioni della criminalità organizzata.
Simona Melorio è dottore di ricerca in Criminologia, devianza e mutamento sociale, assegnista all’Università del Molise e ricercatrice al Centro ReS Incorrupta dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Si è occupata principalmente di mafie e corruzione. Ha scritto tra l’altro, Economia, mafie ed associazioni differenziali criminali in “Rivista di Sociologia del diritto” (n. 1, 2018) e con I. Sales, Le mafie nell’economia globale (Guida, 2017) e Storia dell’Italia corrotta (Rubbettino, 2019).
Vittorio Mete insegna Sociologia della leadership all’Università di Firenze. In tema di mafie ha di recente pubblicato: Origine ed evoluzione di un insediamento «tradizionale». La ’ndrangheta a Reggio Emilia, in “Mafie del Nord”, a cura di R. Sciarrone (Donzelli, 2019); Le mafie nell’autotrasporto. Il caso di Reggio Emilia, in “Quaderni di città sicure”, 42, 2018; The trader perspective. Researching extortion in Palermo, in “Modern Italy”, 3, 2018; La costruzione istituzionale delle politiche antimafia. Il caso dello scioglimento dei consigli comunali, in “Stato e Mercato”, 3, 2016.
Isaia Sales insegna Storia delle mafie presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. È editorialista de Il Mattino di Napoli. È stato sottosegretario al ministero del Tesoro nel primo governo Prodi. È autore di diversi saggi sulle mafie e sul Sud d’Italia. Le sue ultime pubblicazioni: Storia dell’Italia mafiosa (2015) e Storia dell’Italia corrotta (con S. Melorio, 2019).
Alberto Vannucci è professore di Scienza politica presso l’Università di Pisa, dove dal 2010 dirige il master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione. È componente dell’ufficio di Presidenza di Libera e della Commissione consultiva di Avviso Pubblico. Tra le sue pubblicazioni più recenti Lo Zen e l’arte della lotta alla corruzione – (2018, con L. Picci) e Anticorruzione pop (2017, con L. Ferrante).
Hanno collaborato alla raccolta dati del contributo di Simona Melorio: Giulio Salimbeni, Antonio Semola e Antonio Strino, ricercatori junior dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Collana Contrappunti – Quaderni di Avviso Pubblico e del Master in Analisi, Prevenzione e Contrasto della criminalità organizzata e della corruzione.
I proventi della vendita di questo libro saranno utilizzati per attivare una borsa di studio in favore di un/a laureato/a capace e meritevole che potrà collaborare alle attività dell’Osservatorio parlamentare dell’Associazione