L’Italia di vino in vino

Itinerari a piedi e in bici alla scoperta dei vignaioli biologici e naturali

A piedi o in bicicletta?  In campagna o in citta? A Nord o a Sud?
L’importante è girovagare a ritmo lento, facendo lunghe pause conviviali e culturali tra vitigni e cantine per godere del buon vino e incontrare chi lo ha coltivato e prodotto.

E “L’Italia di vino in vino” è una guida pensata proprio per chi ama camminare o pedalare alla scoperta del vino naturale, dei suoi territori e dei vignaioli che di quei territori sono il “genius loci”.

Questa guida nasce per fare incontrare i viaggiatori a piedi e a pedali con i piccoli vignaioli, “anime gemelle”, legate dall’attenzione all’ambiente, dall’amore per i ritmi lenti e la schiettezza delle relazioni.

25 itinerari inediti e 100 idee di viaggio per scoprire i vini artigiani e naturali d’Italia che (forse) non avete ancora bevuto.

Dentro al bicchiere vini veri, vivi, unici, diretti, integri, vibranti, che danno emozioni. Fuori un’Italia conviviale, che si appassiona al vino e sceglie vie poco battute, strade bianche, sentieri, tratturi, attraversando borghi antichi e fermandosi accanto a filari assolati, sotto patii ombrosi, dentro fresche cantine. Ma senza trascurare anche i percorsi urbani e le enoteche del vino bio e naturale a Milano, Roma, Bologna, Venezia.

Prefazione: Armando Castagno
Con il contributo di: David De Ranieri

In copertina: Illustrazione di Silvia Marinelli, silviamarinelli.tumblr.com

Cosa c’è in questa guida?

Gli itinerari principali. Il cuore della guida sono i 21 itinerari da Nord a Sud dell’Italia: Langhe, Roero, Monferrato, Colli Tortonesi, Valle Camonica, Oltrepò Pavese, Alto Adige, Colli Berici, Valpolicella, Collio, Carso, Val Trebbia, Colline Lucchesi, Chianti Senese, Lago di Bolsena, Valle Umbra, Colline Pescaresi, Cupramontana, Irpinia, Cilento, Etna.
Gli itinerari cittadini. Un focus su 4 grandi città, che hanno fatto da apripista all’“invasione” dei vini naturali: Milano, Roma, Venezia e Bologna, con le loro enoteche storiche o innovative, i ristoranti, i vignaioli urbani.
I suggerimenti. Brevi segnalazioni di itinerari a piedi e in bici e delle Strade del vino in tutte le Regioni, per ispirare il prossimo viaggio.
L’incontro con i vini e i vignaioli biologici e naturali. 100 vignaioli pionieri da conoscere e i loro vini da “ascoltare”, perché raccontano storie di territorio e di lavoro.

Rassegna stampa

Huffington Post – 20 settembre 2019
… Dove e come muoversi, per gli amanti del vino e dei viaggi a contatto con la natura e con l’agricoltura? L’Italia di vino in vino, volume scritto a sei mani dai giornalisti Luca Martinelli, Sonia Ricci e Diletta Sereni e pubblicato da Altraeconomia, fornisce ben venticinque itinerari italiani alla ricerca dei migliori vini biologici e naturali, ma anche dell’aria pulita, del relax e del rispetto dell’ambiente.

Viaggiare in bicicletta – settembre/ottobre n°7, 2019
…è la guida di Altreconomia che fa incontrare i viaggiatori a piedi e a pedali con i piccoli vignaioli …

L’ExtraTerrestre, La Repubblica – 1 agosto 2019
” … una guida scritta a tre mani che accompagna il lettore lungo 25 itinerari “slow” inediti alla scoperta delle dantine che producono vino biologico e naturale.

Gambero Rosso, n°330 –  luglio 2019
Vini Naturali + slow travel; uguale andar per cantine (artigianali) in bici oppure a piedi.

La voce del Tabaccaio, n°25 – 1 luglio 2019
Un libro con una concezione nuova, che fa incontrare i viaggiatori a piedi e a pedali con i piccoli vignaioli. Viaggiatori e contadini sono infatti «anime gemelle», legate dall’attenzione all’ambiente, dall’amore per i ritmi lenti e la schiettezza delle relazioni.

Radio città del Capo – Filiera corta, 12 giugno 2019 – intervista a Luca Martinelli

Il Gambero Rosso – 9 giugno 2019
Si viaggia a piedi o in bicicletta per avvicinarsi di più all’anima dei luoghi, per conoscere persone, abitudini, piccoli dettagli di vita che nella corsa di un turismo furibondo si rischia di perdere per strada

La Repubblica – Weekend – 24 maggio 2019
Paesaggi naturali, cantine artigiane, olio e coltivazioni biologiche di frutta: piccole produzioni ma grande qualità

Gli autori

Luca Martinelli

Luca Martinelli (Pescia, PT, 1980) è un giornalista professionista che ha lavorato dal 2006 al 2017 per la rivista Altreconomia, con cui collabora tuttora. Scrive per Cook_inc., FQ Millennium, Gambero Rosso, L'Altramontagna e il Manifesto. Come autore di libri si è occupato di consumo di suolo, di acqua pubblica e di vignaioli e vino naturale. Per Altreconomia edizioni ha scritto “Le conseguenze del cemento”, “Salviamo il paesaggio” (prefazione di Carlin Petrini), “La Posta in gioco”, “L’acqua (non) è una merce” (introduzione di Roberto Burdese), “L’Italia di vino in vino”, "L'Italia è bella dentro", "Pane buono" (con Laura Filios). Dal maggio 2017 al giugno 2019 ha fatto parte del gruppo di lavoro della “Strategia nazionale aree interne”, occupandosi della comunicazione. Da febbraio 2020 collabora con OpenCoesione. Coordina la segreteria dell'associazione Panificatori Agricoli Urbani (PAU).

Sonia Ricci

È nata non lontano da Montefalco, tra rotoli di rocciata, fiumi di lumache col sugo e maiali di nonno Alibrando. Il Sagrantino lo ha scoperto solo con la maggiore età, così come il vino in generale. La filosofia e Nanni Moretti le hanno insegnato che le parole sono importanti, i contadini la loro profondità e la grande città la gioia di stare a tavola. A Roma - dove vive e lavora come giornalista parlamentare - una sera d’autunno viaggia mentalmente per la Mosella assaggiando un Riesling artigianale indimenticabile e si rende conto del troppo tempo perduto a non bere vino. Quel viaggio “proustiano” si è tradotto in trasferte a zonzo per l’Italia tra vigneti e fattorie. Oggi collabora con La Repubblica. Scrive di suore vignaiole e artigiani del vino, progetti contadini sparsi, cooperative agricole di migranti e disoccupati, cuochi emergenti e hotellerie.

Diletta Sereni

È cresciuta alle porte del Chianti senza mai interessarsi al vino. Ha vissuto in cinque città pensando ad altro finchè una sera, al bancone di un’enoteca di Milano, assaggia ignara un vino naturale dei Colli Piacentini che stravolge la sua idea di vino e, in modo silenzioso e inesorabile, la convince a cambiare mestiere. Mette dunque il dottorato in semiotica nel cassetto e tira fuori le scarpe comode, per camminare nei campi e nelle vigne e incontrare le persone, contadini e vignaioli, custodi di territorio e di storie da raccontare. Collabora con Vice dal 2017 e saltuariamente con altre testate. Scrive di cibo e agricoltura, di pescatori di moeche e cacciatori di cinghiali, di cucina rom e miscugli evolutivi, e persino di quel vino dei Colli Piacentini. www.dilettasereni.com


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