144 pagine / Formato 13×20 cm
La sovversione necessaria è la riappropriazione della terra e dei saperi: il pensiero anarchico e “terragno” di Luigi Veronelli ha la leggerezza degli “angeli di Chagall” e la forza della disobbedienza. Una raccolta dirompente di testi, lettere private, articoli, interviste e dichiarazioni, che illuminano il “Veronelli politico” -spesso messo in ombra dalla sua figura di eccelso gastronomo- con particolare risalto per il periodo 1999-2004.
Negli ultimi anni della sua vita infatti – con straordinaria vitalità – Gino inventa e sviluppa, insieme ai “giovani estremi” dei centri sociali, iniziative come “Terra e Libertà/Critical Wine”, elabora proposte rivoluzionarie quali il Prezzo Sorgente, l’autocertificazione, le De.Co., Denominazioni Comunali, dà battaglia all’industria alimentare e denuncia le frodi dell’olio. Sempre a fianco dei “suoi” contadini e vignaioli.
Con interviste a: Massimo Angelini, Alberto Capatti, Gianni Camocardi, Giuseppe Mazzocolin, Gianni Mura, Arianna Occhipinti, Gian Arturo Rota.
I testi originali di Luigi Veronelli sono tratti dall’archivio di “Casa Veronelli” – libri, riviste, articoli, lettere private – e da altre fonti.
Una citazione dal libro: “Anarchia per me è la libertà dell’altro”
“Pensateci ragazzi. L’abbandono delle città, degli stabilimenti e il ritorno alla terra e al suo lavoro in condizioni ambientali, a volte difficili, a volte paradisiache, sempre di fronte al mare, alla campagna, ai boschi, ai monti. Con una remunerazione individuale assai alta, data l’eccellenza dei prodotti terragni, ottenuti con mezzi artigianali, se non addirittura manuali […]. Nei fatti, ogni uomo, in ogni parte del mondo, con leggi giuste, potrebbe vivere con il lavoro della propria terra.Nella nostra patria -la patria è ciò che si conosce e si capisce- i contadini, sia piccoli proprietari, sia braccianti, potrebbero essere, per il favore del terreno e del clima, addirittura dei privilegiati”.
Biografia di Luigi Veronelli
Luigi Veronelli nasce a Milano il 2 febbraio 1926. Segue studi classici e di filosofia e nel 1956 diventa editore di libri e riviste, tra le quali pubblica -con successo- “Il Gastronomo”: dopo l’incontro con Luigi Carnacina “inventerà” -insieme a Mario Soldati- la critica enogastronomica in Italia, Pubblica i primi repertori e guide. Il suo stile originale e provocatorio e la presenza televisiva lo rendono popolare. Scrive decine di libri di fondamentale importanza per il mondo del cibo e del vino. La sua visione politica si declina nella difesa della terra, della civiltà contadina, dei piccoli
produttori. Negli ultimi anni, con i “giovani estremi” dei centri sociali, conduce battaglie su temi come il Prezzo Sorgente, le Denominazioni Comunali, l’olio “secondo Veronelli” e promuove i primi “Terra e Libertà/Critical Wine”. Muore il 29 novembre 2004.