Spesso l’immagine dell’Italia è legata alla criminalità organizzata, ma esiste un’altra realtà. Questo libro racconta come il turismo responsabile possa trasformare i beni confiscati alle mafie in risorse per lo sviluppo socioeconomico e culturale, restituendoli alla collettività.
Attraverso storie e testimonianze, scopriremo come questi luoghi, un tempo simboli di potere criminale, siano oggi strumenti di legalità, offrendo opportunità di lavoro, educazione e sensibilizzazione.
Un viaggio tra cooperative turistiche come Addiopizzo Travel e Libera Terra, che promuovono un turismo consapevole e impegnato, capace di valorizzare i territori e contrastare l’illegalità.
Un’indagine sul ruolo dello Stato, delle associazioni e dei cittadini nel combattere le mafie e nel costruire un futuro più giusto.
Il turismo responsabile non è solo una forma di sviluppo sostenibile, ma anche uno strumento di cambiamento sociale, capace di generare consapevolezza e coinvolgere le nuove generazioni.
Quest’opera include contributi inediti di Rossana Messina, figura chiave nel turismo responsabile, il cui lavoro ha ispirato questo percorso, introdotti da Giuseppe Montemagno, Anna Bucca e Michele Carelli, di Arci Sicilia.
Con la prefazione di Nunzia Borrelli, Università degli Studi di Milano Bicocca e la postfazione di Maurizio Davolio, presidente di Aitr.
In copertina: volontari di Libera lavorano su un terreno confiscato alla mafia in località San Cipirello (PA). Foto di Federico Tovoli www.federicotovoli.com
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