La radio compie cento anni nel 2024 -è passato un secolo da quando Marconi riuscì a trasmettere per la prima volta la voce- e continua a essere un media che non si ferma mai, in costante trasformazione, dal “baracchino” al podcast.
Francesco Diasio conosce bene le antenne libere in giro per il mondo, avendo coordinato progetti di sviluppo e sostegno di radio comunitarie e media indipendenti.
In queste avventurose storie di frequenze, si ripercorrono le vicende recenti di Paesi dove la radio è una delle rare voci contrarie ai poteri autoritari, dalla Giordania all’Egitto passando per Tunisia, Serbia, Repubblica Democratica del Congo, Iraq, Haiti, Mauritania, Kurdistan e Giappone.
Con la prefazione di Marino Sinibaldi, la postfazione di Francesca Paci e le illustrazioni di Gianluca Costantini.
“Sono tutte un megafono, queste antenne, che mettono paura ai governi perché difficili da controllare e spesso parlano il linguaggio delle periferie”. Francesco Diasio
“Difficile sfuggire alla tentazione di definire questo libro come le avventure di un missionario. Andare per il mondo a costruire radio, a offrire supporto tecnico e politico, ad aiutare comunità locali a trovare la propria voce assomiglia molto alla vocazione di chi porta un Verbo”. Marino Sinibaldi
“Diasio viaggia da un Paese all’altro accendendo segnali di libertà attraverso antenne reali o virtuali. Leggero. Sempre nuovo. Con la radio dietro, come un bagaglio a mano”.
Francesca Paci
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“Con passione instancabile Francesco Diasio per più di vent’anni ha tirato su antenne, radio comunitarie, redazioni in giro per il mondo, rendendo concreta la “libertà di parola”. Questo libro racconta in modo magistrale le esperienze accumulate e i tanti incontri collezionati in questo lungo viaggio attraverso vicende internazionali che ormai sono pagine di storia, dalle primavere arabe, alla guerra in ex Yugoslavia, al terremoto di Haiti, per citarne solo alcune.
Testimonianze dirette e affreschi di contesto, ma con uno sguardo sempre attento sul ‘particulare’, utili per dare profondità a quanto accade anche oggi, dall’Ucraina al MO. ETERE è una dichiarazione d’amore per la radio, strumento straordinariamente efficace nel dar voce a chi non ce l’ha, capace di accrescere la consapevolezza di individui e intere collettività. Per questo, ci ricorda Diasio, nonostante abbia compiuto cent’anni, la radio rimane uno dei più temuti mezzi di comunicazione dai regimi autoritari di ogni latitudine. Bravo Fra!”
Giorgio Stamatopoulos, giornalista
“Questo sì che vale la pena. Un libro avvincente, che vi porta in giro per il mondo insieme alle avventure spericolate di Francesco Diasio a installare radio nei posti più impensati, dribblando divieti, pericoli e problemi di ogni tipo. Già lo stimavo davvero, da quando abbiamo lavorato insieme tanti anni fa. Ma la lettura del libro mi ha fatto capire – nei fatti, nelle sue imprese, nella caparbietà – quanto Francesco creda nella radio come fattore di aggregazione, resistenza, libertà”.
Cecilia Rinaldini, giornalista, Radio RAI
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