La partecipazione è libertà. L’informazione è forza. La cittadinanza è un bene comune.
Questo libro non è solo un manuale, ma una riflessione sulle pratiche necessarie per vivere l’esperienza della cittadinanza non più “contro” ma “per” qualcosa e qualcuno.
Le dinamiche tra comuni cittadini e decisori pubblici, i pregi e i limiti della democrazia diretta e deliberativa, il rapporto del cittadino con il potere delle imprese, ma anche il modo di percepire gli umori delle persone e creare informazione dal basso, sono diventati di grande importanza per tutti, anche nostro malgrado.
La questione della partecipazione assume, oggi, un peso centrale perché mai come ora è in atto un tentativo – attraverso tecniche di comunicazione di massa – di trasformare cittadini senzienti in un indistinto magma di consumatori compulsivi.
In queste pagine si trovano non solo la teoria e i princìpi, della materia, ma anche il metodo, gli strumenti, le esperienze sul campo, con l’obiettivo di ritrovare le ragioni comuni di una cittadinanza identitaria e solidale.
Il libro include schede di lavoro per tutti coloro che vogliono comporre una “grammatica organizzativa” a livello metropolitano, ovvero un linguaggio utile alle protagoniste e ai protagonisti della partecipazione.
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