Ambiente
Manifestanti bloccano una raffineria vicino a Londra
Centinaia di manifestanti si sono dati appuntamento lo scorso 16 ottobre davanti alla raffineria petrolifera di Coryton, nell’Essex, in Gran Bretagna, uno dei più importanti depositi di petrolio ed il più grande fornitore di combustibili fossili della regione, con oltre…
Centinaia di manifestanti si sono dati appuntamento lo scorso 16 ottobre davanti alla raffineria petrolifera di Coryton, nell’Essex, in Gran Bretagna, uno dei più importanti depositi di petrolio ed il più grande fornitore di combustibili fossili della regione, con oltre 170mila barili trattati ogni giorno.
La raffineria è proprietà della Petroplus Holdings AG, con sede in Svizzera.
I dimostranti hanno bloccato le strade di accesso impedendo così alle autocisterna di lasciare la raffineria per raggiungere la città di Londra.
L’impianto petrolifero si trova a 30 miglia a nordest di Londra, vicino a Stanford-le-Hope in Essex, dove sono scesi dal treno i circa 500 manifestanti che, con un’azione coordinata ed evitando i controlli di polizia, sono riusciti ad arrivare in città.
Terri Orchard, uno degli organizzatori, ha dichiarato che "non abbiamo speranze di combattere il cambiamento climatico se non troviamo una via per abbandonare il petrolio. Ma le multinazionali del petrolio sono irriducibili. Dal Golfo del Messico all’Artico per arrivare alle sabbie bituminose del Canada, le multinazionali stanno devastando l’ambiente, mettendo in discussione i diritti delle comunità locali e spingendoci tutti verso il disastro ambientale". "Noi siamo qui, alla fonte del problema", ha continuato Orchard "nella più grande raffineria del Paese, per bloccare il flusso di petrolio verso Londra. Questo posto, questa industria, devono diventare ricordi del passato".
L’azione è parte della settimana di azione globale che è stata lanciata dalle reti internazionali dei movimenti sociali, tra cui Climate Justice Now! e Climate Justice Action!. Durante la settimana in oltre 22 Paesi del mondo, dall’Argentina alle Filippine, si sono svolte manifestazioni contro le multinazionali del petrolio.