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Ambiente / Reportage

Il collasso ecologico della laguna del Mar Menor che si affaccia sul Mediterraneo

Una manifestazione di protesta per limitare l’inquinamento generato dal comparto agricolo locale. © Marcello Rossi, Davide Mancini

Reportage dalla laguna salata più grande d’Europa (135 chilometri quadrati). Il suo fragile ecosistema sta morendo a causa dell’agricoltura intensiva, dello sversamento di azoto e fosforo e dell’urbanizzazione incontrollata. Le storie di chi si batte per il suo recupero

Tratto da Altreconomia 274 — Ottobre 2024

In una calda mattina di inizio estate, Isabel Rubio passeggia lungo la spiaggia di Los Alcázares, una distesa sabbiosa affacciata sul Mar Menor, nel Sud-Est della Spagna. Il sole sparge un bagliore dorato, mentre l’aria porta con sé il profumo salmastro del mare. Rubio, un’insegnante di inglese in pensione sulla settantina, si toglie le scarpe e immerge i piedi nell’acqua, ricordando i giorni in cui lasciava che il sale rimanesse sulla pelle dopo una nuotata. “Era un rimedio naturale -ricorda con nostalgia-. Il sale e il mare alleviavano i miei dolori come nient’altro poteva fare”.

Oggi, Rubio non si concede più questo rituale terapeutico. Le acque della laguna, un tempo cristalline, sono ora torbide e soffocate dalle alghe. Mentre camminiamo lungo la spiaggia, indica cumuli di alghe in decomposizione lungo la riva, in attesa di essere rimossi. Anche da lontano, i cumuli emettono un odore pungente e sgradevole. “Questo posto era un paradiso -racconta Rubio-. È straziante vedere che

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