Ambiente / Varie
Capitan Pianeta chiama Terra
A Lima, tra le sale che ospitano il vertice ONU sul clima gira uno strano personaggio con i capelli verdi. Ma non è un supereroe: "Non ho i superpoteri per vincere il cambiamento climatico -spiega in un’intervista con l’Agenzia di Stampa Giovanile-. Il mio potere è il vostro potere; sono il simbolo del potere dell’unione”
Gaia, “lo spirito della Terra”, non è più in grado di sopportare la terribile devastazione che affligge il Pianeta, ed è per questo che ha deciso di consegnare cinque anelli magici a giovani speciali, Terra, Fuoco, Vento, Acqua e Cuore. Dall’unione di questi poteri nasce “Capitan Pianeta”, che è a Lima per partecipare alla Conferenza ONU sul clima.
Capitan Pianeta, perché si trova qui a Lima?
Come tutto il mondo sa, o dovrebbe sapere, qui a Lima è in corso la COP20, uno degli eventi più importanti e significativi sulle tematiche e i problemi legati al cambiamento climatico e alle politiche di adattamento e mitigazione. Mi trovo qui perché è un appuntamento fondamentale per le sorti del nostro Pianeta. Il mondo si incontra qui, con la possibilità di cambiare direzione, di cambiare il suo modo di vivere, fermarsi per un momento e riflettere. Una riflessione profonda per una sfida ambiziosa, con la forza di chi vuole lottare per migliorare il Pianeta. Questo è un momento cruciale: solo attraverso il dialogo e la partecipazione attiva si può arrivare preparati alla prossima tappa, la COP21 di Parigi.
E quanto alla COY10, la Conferenza dei giovani?
La mia presenza è molto importante perché è qui che si incontrano i giovani di tutto il mondo. Le loro idee, le loro differenti esperienze sono la forza per trovare un’altra via, un modo per cambiare questo mondo. È qui che si incontrano, è qui che hanno la possibilità di parlare chiaro, di condividere le proprie opinioni creando un network forte per lottare insieme contro il cambiamento climatico.
Quali sono le sue aspettative Capitan Pianeta?
L’intelligenza di questi giovani è la fonte del loro potere: il potere del dialogo, dell’ascolto, di agire come lobby; il potere delle idee e delle soluzioni che propongono per contribuire a migliorare lo stato del nostro Pianeta, la nostra casa.
Qual è il suo obiettivo?
Il punto debole dei giovani è che spesso non riescono a fare rete, e quindi la loro voce non è abbastanza forte per raggiungere i governi. Tuttavia il loro obiettivo è lo stesso: contribuire a migliorare il pianeta. Adesso, qua a Lima, è il momento di agire insieme, di unirsi. Io, Capitan Pianeta, sono il simbolo di questa unione.
Lei parla molto dei giovani e confida ciecamente in loro. È così?
Senza i giovani non esiste Capitan Pianeta. Capitan Pianeta non è un essere di un altro mondo, tantomeno è un supereroe. Rappresenta, semplicemente, il simbolo del “potere dell’unione”. Capitan Pianeta esiste solo in quanto somma dei poteri di ogni singolo giovane con le sue idee e le sue proposte, che con intelligenza ha pianificato.
Il messaggio che dunque lascia a tutti è che il potere è solo nelle nostre mani.
Io, Capitan Pianeta, non ho nessuna intenzione di sostituire i giovani o i governanti, no. Non sono qui per cambiare il mondo con i miei capelli verdi, no! Non ho i superpoteri per vincere il cambiamento climatico. “Il mio potere è il vostro potere”. E questo lo sottolineo per non creare confusione, affinché non passi il messaggio che la “gente chiede e Capitan Pianeta risolve”. Il potere è solo nelle vostre mani.