Africa: emergenza cibo per 23 Paesi
Guerra civile, condizioni climatiche avverse ed economie arretrate. Sono le principali cause dell’emergenza alimentare in 23 Paesi dell’Africa sub-sahariana.
A contribuire allo stato di emergenza è anche l’epidemia di Hiv/Aids. I dati arrivano dall’ultimo rapporto della Fao sulla situazione del continente. La ricerca offre un’analisi a livello regionale, divisa Paese per Paese, della produzione agricola e della scarsezza di cibo, facendo previsioni su dove sarà necessario distribuire maggiori aiuti alimentari.
Africa orientale
In questa zona, è il Sudan il Paese che registra la situazione alimentare più critica, anche a causa della siccità.
In particolare, la regione del Darfur dove la popolazione continua a soffrire le conseguenze del prolungato conflitto che ha provocato un numero enorme di sfollati. Il cibo manca in molte parti del paese e sempre più persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case: nel solo Darfur si stima ci siano oltre 2 milioni di profughi.
Ad affliggere l’Eritrea è la scarsità di piogge. Il Rapporto sull’Africa, infatti, sottolinea la necessità di incrementare la distribuzione di cibo prima che arrivi la stagione asciutta (giugno).
Africa australe
Anche in questa parte del continente i prolungati periodi di siccità minacciano la produzione agricola in diversi Stati, tra cui: Namibia, Botswana, Lesotho, Swaziland e Zimbabwe. Tuttavia ci sono prospettive incoraggianti per buona parte dell’Angola, per il nord dello Zambia, del Malawi e del Mozambico.
A far ben sperare è il Sudafrica: la produzione di mais nel 2005 sarà pari a 10,52 milioni di tonnellate, quindi un aumento di circa l’8 % rispetto all’anno scorso. In questo modo il Sudafrica potrà disporre di consistenti eccedenze da esportare nei paesi con deficit alimentare.
Africa occidentale
Prezzi elevati, scarsa produzione di miglio nelle zone invase dalle locuste e scarse precipitazioni minacciano alcuni paesi del Sahel. Tra i più colpiti c’è la Muritania, dove sono migliaia le famiglie rurali che hanno urgente bisogno di aiuti alimentari.
In Costa D’Avorio la mancanza di manodopera e la crescente separazione tra nord e sud hanno sconvolto la produzione agricola ed il mercato. I piccoli contadini, infatti, soffrono di un calo significativo dei loro redditi e la sicurezza alimentare è messa a dura prova dalla precarietà delle condizioni di vita.
Africa centrale
In questa zona si è appena conclusa la prima stagione di raccolto: in Burundi le stime indicano un declino della produzione alimentare di circa il 5%, che porta il deficit a 310 mila tonnellate di cereali; nel vicino Ruanda, invece, saranno necessarie circa 30 mila tonnellate di aiuti alimentari.
Ad aggravare la situazione già critica sono i nuovi disordini scoppiati in Burundi e nella Repubblica democratica del Congo.