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A Ginevra per fermare il Wto


Dopo il fallimento
dell’ultima mini-ministeriale ginevrina dell’Organizzazione Mondiale del  commercio, il prossimo Consiglio Generale di fine luglio diventa centrale nell’eventuale rilancio o nel definitivo affossamento del Doha Round. Un ciclo di negoziati nato a pochi mesi dall’attentato delle Torri Gemelle, che aveva come obiettivo prioritario e dichiarato quello di essere un Round per lo Sviluppo a favore dei paesi del Sud del Mondo, ma che nella realtà ha cercato di dare una spinta sostanziale all’apertura incondizionata dei mercati, alla liberalizzazione incontrollata dei servizi, del mercato agricolo e dei prodotti manifatturieri. Il tutto, prescindendo dalle ricadute sociali, ambientali ti tali liberalizzazioni e dalle stesse richieste dei paesi del Sud.

Il 26 e 27 luglio prossimi i movimenti sociali convergeranno sulle rive del Lago di Ginevra.

Come Tradewatch, assieme alle reti internazionali e con l’adesione di Aiab, Arci e Legambiente, saremo davanti al cancello della Wto e, nel nome dello sviluppo e della giustizia sociale e di uno sviluppo DIVERSO E PIU’ SOSTENIBILE, ricorderemo loro che non possono contrattare e svendere i diritti di intere comunità. Lo abbiamo già detto dalle pagine del Financial Times: non fatelo a nome nostro, non possiamo permettervelo. Saremo a fianco della flottiglia di pescatori che, già nel porto di Hong Kong lo scorso dicembre, assediarono la Ministeriale della Wto, ricordando che i diritti delle comunità vengono prima dei diritti delle grandi aziende.

Per questo vi chiamiamo ad una mobilitazione diffusa, a partecipare assieme a noi alle mobilitazioni a Ginevra (per informazioni, Roberto Sensi: rsensi@crbm.org) e ad inviare al Ministro per il Commercio con l’Estero un fax o un’email con il seguente testo:

Fax: 06/59647504

E-mail: segreteriaministro@mincomes.it

All’attenzione dell’On. Emma Bonino, Ministro per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee

Viale Boston 25, 00144 Roma

Gentile Ministro,

come organizzazioni della società civile, associazioni del Terzo Settore, movimenti impegnati per un mondo più giusto e solidale, in vista del General Council dell’Organizzazione Mondiale del Commercio previsto per il 27-28 luglio a Ginevra, ci sentiamo preoccupati rispetto alla direzione assunta dagli attuali negoziati commerciali in ambito Wto. Lanciati a Doha nel 2001, come un “Round per lo sviluppo”, questi negoziati impediranno alla maggior parte della popolazione mondiale di beneficiarne, soprattutto quella che vive nei Paesi più poveri.

Per questo, aderendo all’appello recentemente lanciato dall’Osservatorio Tradewatch Le chiediamo di farsi promotrice in sede comunitaria e nella Wto di un nuovo approccio al sistema commerciale multilaterale.

Il Doha Round, ormai compromesso nella dichiarazione di Hong Kong dello scorso dicembre e dal fallimento dell’ultima mini-misteriale dello scorso fine giugno, dovrebbe essere sostituito da nuove regole che favoriscano politiche di promozione dei diritti umani e uno sviluppo centrato sulle persone e sulla sostenibilità ecologica.

Cogliamo l’occasione per inviarLe distinti saluti

firma ………………

Tradewatch (www.tradewatch.it), Osservatorio sul Commercio Internazionale promosso da Centro Internazionale Crocevia – Campagna per la Riforma della Banca mondiale – Fair – Fondazione Culturale Responsabilità Etica – Manitese – Rete Lilliput – Terra Nuova.

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