Fidatevi della vostra pancia!
La prevenzione dei tumori passa anche attraverso il cibo e la convivialità.
Questo libro “ci invita ad invitare a cena” e ci racconta come la scelta del cibo e l’arte di portare a tavola una sana convivialità possa cambiare il nostro stile di vita e aiutarci a mantenerci sani e vitali. Non solo, partendo dall’esperienza delle autrici, ci fornisce tutti gli elementi – dagli invitati alle ricette, dalla spesa al posto prescelto – per organizzare una cena perfetta e salutare.
La psiconcologa Miriam Bertuzzi sa bene quanto sia difficile per le persone cambiare le proprie abitudini alimentari e fare “prevenzione primaria”. Mescolando scienza e leggerezza, medicina e cucina, ci propone di cambiare i nostri stili di vita, sperimentando in prima persona ingredienti biologici e di stagione, ricette sane, relazioni autentiche, convivialità, passione per i buoni sapori e rispetto del proprio corpo.
Il libro alterna il racconto in prima persona allo sguardo di una delle invitate alle cene social – l’antropologa Giulia Tedesco – che ne è diventata poi una forza motrice.
Perché la prevenzione riguarda tutti e perché l’approccio conviviale – oltre alle 12 raccomandazioni del “Codice Europeo contro il Cancro” – migliora la nostra vita e ci aiuta a prevenire e affrontare la malattia.
Rassegna stampa
cuciniamo.mammeonline.net
“Perché la prevenzione riguarda tutti e tutti la possano fare, insieme agli altri, a tavola”
Dall’introduzione
dell’autrice, Miriam Bertuzzi
“[…] Ci siamo anche divertite parecchio a scrivere, preferendo la leggerezza dei racconti alla compattezza del saggio, ma senza mai dimenticare l’urgenza e la responsabilità – che sentiamo e viviamo ogni giorno – di aver dato voce e peso all’argomento che questo libro affronta: l’avvento del cancro nella vita di una persona e di tutte quelle che, con lei, si trovano a condividerlo.
Ma, attenzione, se siete in cerca di soluzioni esistenziali o di trucchi estemporanei che vi risolvano magicamente i problemi della vita, non li troverete in queste righe, dove ci siamo limitate a raccontare un’esperienza personale, con una cornice teorica e un approccio pratico. Siamo infatti convinte che ognuno abbia dentro di sé la vera consapevolezza del benessere che cerca e desidera realizzare, e che soltanto l’attenzione al proprio corpo e al proprio spirito potranno realizzarlo. Non dimenticate che nessuno vi conosce meglio di voi stessi. Ma che gli altri sono indispensabili, poiché sono lo specchio in cui ci vediamo riflessi, come insegna il grande inviato polacco Ryszard Kapuściński.
È proprio nella relazione che ci vengono rivelati mille aspetti di noi stessi che non conosciamo, oppure che crediamo alieni e non rappresentativi: perciò diventa tanto importante, se non essenziale, condividere, confrontarsi, stare con gli altri, ed “essere social”, soprattutto ogni volta che in solitudine diventa difficile trovare ragione e pace. Anche a tavola.
Nessuna formula magica, quindi, ma una ferma convinzione che, oltre a “essere il cibo che mangiamo”, similmente siamo le relazioni che abitiamo, e che insieme si possa davvero realizzare un vero cambiamento. Abbiamo solo una piccola ricetta da sussurrarvi, con amore, sperando che piano, piano, vogliate farla vostra: cercate la bellezza negli angoli più bui e lasciatevi affascinare dagli attimi inconsueti che vivete. Sempre.”
Le prime pagine dei capitoli