192 pagine / 11×18 cm / 2017
Un manuale per creare una “impresa-bicicletta”, lavorare bene e vivere più felici.
“Domani mi metto in proprio” è un manuale che spiega cosa fare per seguire la propria vocazione, svilupparla evitando gli errori più frequenti, cogliere l’intuizione giusta e scegliere il team ideale. Con tutti i “trucchi” per cominciare con il piede “giusto” ma anche per proseguire sulla strada “giusta”: scegliere un bel nome, non fare debiti, selezionare dei tecnici “abilitanti”, fare rete, dar vita e una comunicazione onesta e chiara.
Se cercate ricette miracolose per diventare ricchi questo libro non è per voi. È invece il libro perfetto se sei un giovane stufo di precarietà e sfruttamento che ha una buona idea per fare da sè; oppure un professionista che – dopo anni di onorato mestiere – è stato messo da parte e vuole ricominciare.
Per creare il lavoro che ti piace, senza padroni, con un valore aggiunto sociale e ambientale.
La soluzione proposta è di piccola scala, cooperativa ed etica, quella che l’autore definisce un’impresa-bicicletta, che spesso funziona meglio di un’impresa-Suv.
“Usiamo la metafora della bicicletta per descrivere soluzioni eco-nomiche: progettate e scelte in modo che la ristrettezza economica rappresenti l’occasione per scelte curate, creative, semplici, innovative e conviviali.”
Dall’introduzione
“Io non vi prometto di diventare ricchi in pochi capitoli. Visto che dedicherete alcune ore della vostra vita a leggerlo, preferisco dire la verità: che ce la potete fare ma anche no. Se seguite questi consigli (modesti e spesso ovvi) è probabile che queste pagine vi aiutino a camminare davvero con le vostre gambe, a non cadere in certi errori che fanno quasi tutti, a non sbagliare strada. Non la faccio tutta facile, perché facile non è; però vi garantisco che può essere bello, appagante e efficace per migliorare la vostra vita e anche questo mondo”.
“C’è una metafora indiana – racconta l’autore nelle prime pagine – sulla fatica di guadare un fiume. Dice: quando cominci il guado sei un asino, giunto a metà sei un cavallo e quando arrivi dall’altra parte sei diventato un elefante. Descrive tanti passaggi della vita di ciascuno; te la propongo per ispirare questo cambiamento della tua storia rispetto al tuo lavoro. Anche tu, nel tuo guado sarai accompagnato da questi tre animali simbolici. L’asino forte ma indeciso, il cavallo agile e più alto dei flutti, l’elefante saggio, tranquillo e massiccio“.
Rassegna stampa
LaRepubblica.it, maggio 2018
Radio in Blu, 23 gennaio 2018