Danilo Dolci, a Milano
Il 30 dicembre 1997 moriva Danilo Dolci. Triestino di nascita, negli anni 50 scelse la Sicilia per la sua lotta nonviolenta per il pane, il lavoro, la democrazia e contro ogni mafia.
Il nostro libro, “Danilo Dolci. Una rivoluzione nonviolenta”, presenta una selezione degli scritti di Danilo Dolci e una biografia appassionata a firma di Giuseppe Barone, collaboratore di Danilo Dolci e vice-presidente dell’omonimo Centro.
Lo presentiamo a Milano mercoledì 16 gennaio 2008 alle ore 20.30, nella nostra sede di via Calatafimi, 10.
Intervengono alla presentazione: Gherardo Colombo (magistrato), Giuseppe Barone (autore del libro), Amico Dolci (figlio di Danilo Dolci) e Renato Sarti (autore, insieme a Franco Però, dello spettacolo teatrale su Danilo Dolci intitolato “E’ vietato digiunare in spiaggia”, http://www.teatrodellacooperativa.it/)
A dieci anni dalla sua morte le idee di Danilo sono ancora un punto di riferimento per molti: la volontà di realizzare una democrazia autentica e non solo formale, la valorizzazione degli individui alternativa alla massificazione, la proposta di un nuovo modo di educare basato sulla valorizzazione della creatività individuale e di gruppo, la pratica dell’azione nonviolenta come superamento di una storia fondata prevalentemente sull’aggressione e la distruzione, fanno di lui uno dei massimi esponenti, riconosciuti a livello mondiale, del pacifismo.
Durante la serata, è prevista la proiezione del video
“Danilo Dolci. Memoria e utopia” realizzato da Alberto Castiglione.