La memoria delle stragi nazifasciste – da Marzabotto a Sant’Anna di Stazzema, alle Fosse Ardeatine – è diventata spesso un rito sterile, autoreferenziale e complice dell’indifferenza verso i crimini del presente.
Questo libro smaschera l’incoerenza di chi condanna le stragi del passato ma tollera quelle di oggi e propone una memoria viva, politica, capace di denunciare le guerre e affermare il valore universale di ogni vita umana.
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