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Autore:
ISBN:
9788865162859
Collana:
Saggi
Tag:
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Prezzo: 14,90

La guida eretica alla finanza globale

Come hackerare il futuro del denaro

256 pagine / 13×20 cm / 2018


Esplorerete il lato oscuro del sistema finanziario globale e scoprirete come boicottarlo, in unโ€™ottica โ€œhackerโ€. Per poi ricostruirlo in senso etico, democratico e cooperativo.

Alla vigilia dalla crisi del 2008, Brett Scott viene assunto nella City come intermediario di derivati: una posizione privilegiata che gli consente una visuale unica – da insider – della finanza globale.

Questo libro รจ il frutto della sua esplorazione sul campo, non convenzionale e intrigante, del mondo finanziario; non solo ne illustrai principali concetti, gli strumenti e gli attori protagonisti ma ne rompe gli schemi culturali. Scott entra nel cuore del sistema come un โ€œhacker della finanzaโ€: fornisce lโ€™accesso ai suoi dogmi e contemporaneamente li sovverte.

Un approccio โ€œereticoโ€ che propone di mettere i bastoni tra le ruote al sistema, sviluppando lโ€™attivismo finanziario e i modelli imprenditoriali alternativi. Ciascuno di noi puรฒ cosรฌ partecipare alla costruzione di un sistema finanziario democratico, lanciando il proprio โ€œhedge fund attivistaโ€, investendo in progetti sociali ed energie pulite, usando le piattaforme di finanza peer-to-peer.


  • Con una nota dellโ€™autore allโ€™edizione italiana
  • Prefazione di Andrea Baranes di Fondazione Finanza Etica
  • Traduzione a cura di Rodolfo Maggio
  • Illustrazione di copertina: ยฉ Ivan Canu, salzmanart.com

Questo libro รจ stato realizzato grazie al contributo di Fondazione Finanza Etica

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Eventi con l’autore

Brett Scott al Festival di Internazionale a Ferrara 2018

Rassegna stampa

Nigrizia, gennaio 2019

Radio Popolare, Giorni migliori

valori.it

ilcambiamento.it

internazionale.it

Rassegna internazionale

โ€œIl denaro eฬ€ potere, ma lo eฬ€ anche la conoscenza. Non si cambieraฬ€ il mondo con le regolamentazioni, ma solo con la forza dei cittadini che hanno il potere di agire. Il libro di Brett Scott eฬ€ divertente, ricco di informazioni e buone idee su come possiamo impegnarci e cambiare la finanza globale alle nostre condizioniโ€.
Tony Greenham, Head of Finance and Business alla โ€œThe New Economics Foundationโ€

โ€œQuesto libro offre uno sguardo unico sul nostro sistema finanziario, basato sullโ€™insolita avventura personale dellโ€™autore: non solo ci fornisce una guida facile da usare per il complesso labirinto della finanza moderna, ma ci dice anche come utilizzarla e sovvertirla per scopi sociali e in modi innovativiโ€.
Ha-Joon Chang , economista e docente allโ€™Universitaฬ€ di Cambridge, autore di โ€œ23 cose che non vi hanno detto sul Capitalismoโ€

Dall’introduzione di Brett Scott

Il sistema finanziario interconnette industrie, governi e individui di tutto il mondo. Dirige denaro verso questi soggetti e lo allontana, si fa intermediario nelle transazioni, ridistribuisce rischio, e lo crea. Questo eฬ€ un libro su come rafforzare se stessi di fronte a tale sistema, fornendo gli strumenti attraverso i quali una singola persona puoฬ€ comprenderlo, combattere le asimmetrie di potere che vi sono incorporate e utilizzarlo per fini positivi, cioeฬ€ โ€œereticiโ€.

RADICALIZZARE LE RIFORME E RIFORMARE I RADICALI

I dibattiti riguardanti il sistema finanziario sono fondamentalmente due. A occupare il centro della scena eฬ€ il dibattito mainstream, quello sulla riforma finanziaria. Esso invade la carta stampata con complicate di- scussioni sui requisiti patrimoniali delle banche e riflessioni controverse sulle cause della crisi finanziaria del 2008. Politici, esperti e think-tank si arrovellano sulle politiche delle banche centrali o sui problemi creati dalle garanzie che i governi concedono alle banche. Sebbene si tratti di discussioni importanti, esse rimangono inaccessibili alla maggior parte delle persone ed esclusivo appannaggio di eฬlite politiche ed esperti economici. Sono fortemente influenzate da uomini ormai anziani che mantengono inalterati molti dei piuฬ€ radicati dogmi sulla finanza.

In questo scenario vengono sviluppati i dibattiti radicali di giustizia sociale, ambientale ed economica. Essi riguardano unโ€™ampia varietaฬ€ di gruppi della societaฬ€ civile: gruppi di azione diretta, ONG umanitarie, studenti impegnati, attivisti per i diritti umani, sindacati, movimenti socialisti e ambientalisti, critici accademici e giornalisti. La tensione di questi dibattiti puoฬ€ essere percepita in molti โ€œdiscorsi clandestiniโ€, dalle discussioni seminariali di teoria critica, alla letteratura che si puoฬ€ trovare negli squat anarco-sindacalisti, passando per le conversazioni informali al pub a proposito di come โ€œle banche fregano la genteโ€. Questi discorsi sono spesso fortemente influenzati da scuole di pensiero alternative, come lโ€™economia marxista e quella eterodossa (cioeฬ€ non mainstream), lโ€™ecologia ambientalista, le politiche identitarie delle minoranze, le filosofie spirituali, le teorie anarchiche e socialiste, e persino le forme di localismo difensivo. I movimenti radicali spesso si rappresentano come contestatori del neoliberismo, un termine che si riferisce a posizioni politiche piuฬ€ o meno basate su di un assortimento di teorie economiche neoclassiche e che favorisce la privatizzazione e i mercati globali deregolati. Allโ€™interno di questo quadro, gli intermediari finanziari (come le banche) sono presi di mira per cercare di finanziare corporazioni con pessimi standard ambientali e lavorativi, speculazioni improduttive, e una cultura consumista abitudinaria e disconnessa.

Ho sempre avuto una forte affinitaฬ€ con il dibattito radicale. A differenza delle blande discussioni tradizionali e tecnocratiche che spesso igno- rano le profonde disuguaglianze di potere allโ€™interno della societaฬ€, il dibattito radicale eฬ€ impetuoso ed esigente. Nel corso degli eventi di una campagna radicale, lo spirito sโ€™innalza, le idee sembrano eccitanti e si diffonde un accattivante senso di comunitaฬ€. I movimenti Occupy, ad esempio, hanno fornito a molti individui unโ€™occasione per condividere acute critiche nei confronti dei difetti strutturali dei nostri sistemi economici e sociali. Tali attivisti hanno prontamente riconosciuto la centralitaฬ€ del settore finanziario in quanto potente deposito di capitali. Molti di loro intuiscono con preoccupazione che sempre piuฬ€ aspetti della societaฬ€ stanno rapidamente diventando โ€œfinanziarizzatiโ€ o dominati dagli interessi degli intermediari finanziari.

Londra e New York sono i due maggiori centri finanziari del mondo e ospitano un denso agglomerato di intermediari finanziari. Ma sono anche due dei piuฬ€ grandi hub globali per i movimenti di giustizia sociale, ambientale ed economica e per le ONG impegnate a livello internazionale. Offrono quindi unโ€™opportunitaฬ€ perfetta per tali organizzazioni di influenzare i movimenti di capitali globali. Eppure lโ€™accesso dei gruppi radicali ai principali intermediari finanziari rimane molto limitato. Questo, in parte, eฬ€ dovuto al fatto che i gruppi radicali sono enormemente sottofinanziati e, seppur pieni di passione politica, rimangono spesso a corto di capacitaฬ€ tecnica e di personale.

Nel Regno Unito, per esempio, ci sono un numero inadeguato di campagne rivolte al sistema finanziario, e queste sono spesso costituite da non piuฬ€ che una manciata di persone.
Esempi noti includono la campagna sulla Robin Hood Tax per implementare una tassa sulla speculazione finanziaria, quella del World Development Movement sulla speculazione alimentare, la campagna del Tax Justice Network sui paradisi fiscali, e quelle di Platform London contro il finanziamento dei combustibili fossili. MoveYourMoneyUK promuove boicottaggi bancari da parte dei consumatori, mentre FairPensions incoraggia lโ€™attivismo degli azionisti. Global Witness, Sandbag, Finance Watch e altri osservatori della situazione internazionale intraprendono varie indagini finanziarie e campagne politiche, e ONG piuฬ€ grandi come Oxfam, ActionAid e Greenpeace hanno piccoli gruppi focalizzati su questioni finanziarie.

Gruppi che promuovono campagne finanziarie operano anche negli Stati Uniti, in Europa (anche in Italia, pensiamo a Banca Etica) e in altri importanti centri finanziari in tutto il mondo. Sebbene abbiano aperto canali importanti per diffondere le loro prospettive radicali sulla finanza, essi tendono a essere inclusi in un movimento di giustizia che rimane per lo piuฬ€ al di fuori del settore finanziario. Indirettamente, molti attivisti tentano ancora di influenzare gli intermediari finanziari, utilizzando media, celebritaฬ€, petizioni e manifestazioni per creare pressione politica. In materia di finanza tecnica, spesso dipendono peroฬ€ dal supporto intellettuale di accademici sparsi in tutto il mondo, molti dei quali forniscono analisi di alto livello piuttosto che informazioni pratiche e definite.

Percioฬ€, quando vengono spinti a farlo, molti attivisti faticano ad articolare una spiegazione di cioฬ€ che implicano i processi di base della finanziarizzazione, o cioฬ€ che accade allโ€™interno di una banca. In effetti, per la maggior parte delle persone, anche guardare i siti web delle banche dโ€™investimento puoฬ€ creare confusione. Goldman Sachs ricorre a servizi apparentemente non correlati come โ€œVendite e tradingโ€, โ€œConsulenza finanziaria aziendaleโ€ e โ€œGestione patrimonialeโ€. Dove si trova la โ€œbancaโ€? In che modo la โ€œgestione degli investimentiโ€ eฬ€ diversa dallโ€™ โ€œinvestment bankingโ€? Come funziona un hedge fund? Che cosโ€™eฬ€ esattamente un private equity?

Questo deficit di conoscenza eฬ€ del tutto comprensibile. Osservare il sistema degli intermediari finanziari da una posizione esterna eฬ€ come guardare nel cofano di unโ€™auto con poca conoscenza della meccanica. Tutto potrebbe apparire come una confusione metallica di tubi, fili e cilindri. Nel fervore della discussione, poi, eฬ€ facile che lโ€™appassionato sostenitore della giustizia sociale fraintenda o distorca un particolare concetto finanziario. La stampa conservatrice eฬ€ sempre pronta ad approfittare di questi scivoloni per descrivere i manifestanti come utopisti fuori dalla realtaฬ€, come spacciatori di sogni irrealizzabili.

Lโ€™impulso al cambiamento eฬ€ tuttavia profondo e le persone stanno imparando. Proprio sulla soglia dei piuฬ€ grandi centri finanziari del mondo, cโ€™eฬ€ un nuovo mondo di attivismo finanziario che aspetta di prendere vita.

Questo libro ha lo scopo di aiutarlo a prendere forma.

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Gli autori

Brett Scott

Brett Scott, giornalista e attivista, si definisce โ€œalternative finance explorerโ€: si occupa di campagne finanziarie e finanza alternativa, fondendo le esperienze dei movimenti ambientali e sociali, la nascita di start up, i derivati (รจ un ex-broker), la musica blues e lโ€™antropologia economica. โ€จHa lavorato, tra lโ€™altro, su hedge fund, mercati delle materie prime, aspetti economici del cambiamento climatico e attivitร  bancarie socialmente responsabili. รˆ Senior Fellow del Finance Innovation Lab, tiene corsi allโ€™University of the Arts di Londra e alla London School of Financial Arts. Ha scritto per The Guardian, Wired Magazine, New Scientist, The Ecologist, The New Internationalist, openDemocracy e This Is Africa (Financial Times).


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