Capire che cosa c’è sotto, per diventare partigiani del suolo.
Che cosa c’è sotto i nostri piedi? Questo libro spiega che cos’è il suolo e perché noi – gli “inquilini del piano di sopra” – dobbiamo difenderlo. Perchè il suolo è bello. Perché è una risorsa straordinaria e non rinnovabile (per generare 2,5 centimetri di suolo ci vogliono 500 anni). Perché è un bene comune che ci nutre, ci sostiene, ci fa respirare. Perché oggi non viene solo calpestato, ma “consumato”e distrutto per sempre.
Paolo Pileri – nella nuova edizione aggiornata e arricchita da nuovi testi tra cui uno di Gianni Biondillo – racconta il suolo da una prospettiva scientifica ma anche economica e politica. Spiega come il consumo di suolo – in Italia si perdono 8 metri quadrati di suolo fertile al secondo – sia provocato da interessi rapaci così come da piani urbanistici dissennati e frammentati. “Che cosa c’è sotto” non è solo un esemplare progetto divulgativo, ma una lucida proposta politica, che immagina un progetto culturale, un’idea di città, di Paese e di cittadinanza del tutto nuovi. Una “pedagogia dei suoli” che coinvolge la scuola, la disciplina urbanistica ma anche i responsabili della gestione del suolo.
L’invito dell’autore è a far nostra l’intuizione dei Padri Costituenti che inserirono – all’articolo 9 – il paesaggio nella Carta e le parole di papa Francesco nella “Laudato si’” e di “parteggiare” per il suolo, in una delle battaglie civili e culturali più importanti per il nostro Paese.