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Ambiente / Opinioni

La sfida per la libertà dell’orso M49 è la metafora della società

© DIno Valle - Flickr

Riducendo l’animale a pericolo, si alimenta la paura del selvatico. Invece di stimolare un nuovo rapporto con la montagna. La rubrica di Lorenzo Guadagnucci

Tratto da Altreconomia 230 — Ottobre 2020

I tecnici lo identificano come M49, qualcuno lo ha ribattezzato Papillon per le sue imprevedibili evasioni: è un orso, vive in Trentino ed è un simbolo di libertà. È anche una metafora dei tempi che viviamo. M49 è stato arrestato all’inizio di settembre dopo la sua seconda evasione, inseguito ancora una volta da un’ordinanza del presidente della Provincia, il leghista Maurizio Fugatti. Fra i due -l’orso e il politico- si era innescata negli ultimi mesi una sfida a distanza. Il primo nel ruolo di se stesso, animale selvatico che non conosce confini né divieti e conduce la propria vita in armonia con l’ambiente circostante. Il secondo nei panni del gendarme e del regolatore, deciso a “difendere” i suoi simili -gli animali umani- dalle gesta inconsulte dell’altro, reo di avere “aggredito” una o più persone incontrate sul suo cammino. Secondo il presidente, nella montagna trentina non c’è posto per orsi “pericolosi” come M49 e non ce ne è nemmeno per tutti gli orsi, pericolos

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